Lo stato di crisi in cui versa l'agricoltura accomuna Pachino a molte città siciliane. In particolare a vivere momenti di difficoltà è la cosiddetta fascia trasformata, cioè i comuni in cui l'attività prevalente è la coltivazione in serra per la produzione di ortofrutta. Nei giorni scorsi i sindaci dei comuni siciliani tra i quali Pachino, Licata, Scordia, Mazzarrone, Vittoria, San Cono, e Gela, oltre ad alcuni sindaci in rappresentanza dei comuni della regione Puglia, si sono dati appuntamento a Roma presso l'hotel Nazionale in piazza Montecitorio per fare il punto sulla situazione. A renderlo noto è stato l'assessore all'agricoltura pachinese Nino Iacono che ha emesso un comunicato stampa per far conoscere l'accaduto. Secondo Iacono la firma del decreto anticrisi del ministro delle politiche agricole per arginare il crollo dei prezzi di mercato dei prodotti ortofrutticoli potrebbe segnare una svolta dato che per la prima volta in Italia verrebbe adottato un provvedimento con lo scopo dichiarato di portare sgravi fiscali alle aziende, oltre che la riconferma degli importi per i contributi unificati da corrispondere per ogni giornata di ingaggio dei lavoratori del settore, e la proroga dei crediti agrari. "Se il decreto sarà adottato, -ha commentato l'assessore Iacono- per la prima volta saranno erogati contributi non legati strettamente ad episodi di calamità quali alluvioni, siccità, gelate". I sindaci hanno poi ritenuto di fondamentale importanza il punto che verte sui contributi unificati per i lavoratori agricoli. "E' stato chiesto l'adeguamento del pagamento dei contributi alla media europea ridotta del 50%, -ha aggiunto Iacono- e come si sa tale richiesta potrebbe trovare un riscontro positivo dato che la regione siciliana è ad obiettivo uno, e quindi in deroga alle direttive nazionali. Terzo punto trattato è stato la riduzione delle accise sui prodotti petroliferi che potrebbe portare a notevoli vantaggi sui costi di produzione per il gasolio ed il polietilene oltre che per tutti i derivati della plastica.
Un provvedimento quest'ultimo che potrebbe essere sollecitato anche dai lavoratori del settore ittico dato che un peschereccio può arrivare a spendere sei mila euro al mese di carburante. All'incontro erano presenti anche numerosi parlamentari che hanno assicurato di porre maggiore attenzione sul problema e di presentare le giuste istanze dei sindaci sia a livello nazionale che internazionale. Garantito anche l'impegno nel coinvolgere i media, primi fra tutti le televisioni per sensibilizzare l'opinione pubblica circa la crisi del settore. Al ritorno da Roma sia il sindaco di Pachino che l'assessore Iacono si sono dichiarati fiduciosi sulla realizzazione di quanto prospettato in seno all'incontro romano, anche perché il problema si presenta come assolutamente bipartisan, tant'è che all'incontro sono intervenuti sia parlamentari del centrodestra che del centrosinistra, e che assoluto clima di cooperazione si è realizzato anche nelle varie piattaforme che sono state stilate e che hanno preceduto l'incontro. Sensibilmente diverse però risultano le istanze del comitato dei serricultori pachinesi secondo cui oggetto degli aiuti dovrebbero essere non già le grandi imprese ma le piccole e piccolissime imprese e la revisione della politica agricola comunitaria che allo stato dei fatti risulta penalizzante per i produttori locali e che, con l'abbattimento delle frontiere nel 2010 lascerà privi di difesa i prodotti locali. Intanto va registrata una sostanziale ripresa del mercato che fa segnare un prezzo discreto per i produttori soprattutto nelle zucchine e che fa ben sperare quanti hanno scommesso sulla coltivazione di questo ortaggio di stagione.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 25-11-2004 - Categoria:
Economia