Attenta disamina da parte della CGIL di Siracusa sulla popolazione dei votanti a Siracusa. L'analisi è stata effettuata dopo la raccolta firme "tu togli, io firmo" organizzata dal sindacato, con cui sono state raccolte 37.559 adesioni nella battaglia a difesa dei diritti del lavoro. Il numero dei firmatari, si legge nella nota sindacale, è pari al 20% di quanti, normalmente, esercitano il diritto di voto, ovvero una percentuale variante tra il 60 ed il 70%, degli iscritti alle liste elettorali.

Da un ulteriore approfondimento la CGIL ha appurato che dei firmatari, il 61% è costituito da uomini, il rimanente 39% da donne. Continuando nell'esame dei dati, il 14% delle firme è stato apposto da aderenti ad una fascia di età compresa tra i 18 ed i 28 anni; il 27% tra 29 e 40 anni, il 41% tra 41 e 57 anni; il 18% oltre i 58 anni. Nel cumulo complessivo delle 37.559 firme raccolte, il comune capoluogo è quello che ha dato il maggior numero di adesioni, pari al 47%. Segue il 25%, dei comuni della zona nord, da Augusta a Francofonte, da Melilli, a Lentini; il 13%, dei comuni della zona sud, da Avola a Portopalo.

Il restante 15% appartiene ai comuni della zona montana, da Buccheri a Palazzolo, da Canicattini a Cassaro. La Cgil commenta positivamente il risultato ottenuto, nonostante l'iniziativa, a loro dire, abbia subito una pesante "offensiva del silenzio" da parte dei grandi mezzi di comunicazione nazionale. «Il buon esito della raccolta firme» commenta Pippo Zappulla, segretario generale della Cgil di Siracusa «è legato all'impegno degli uomini e delle donne del sindacato, che ha consentito una distribuzione quasi capillare dei punti di raccolta.

L'adesione in cifre così significative, dà la misura della fame di lavoro esistente nella nostra città». Secondo Zappulla, la raccolta delle adesioni deve essere il trampolino di lancio per una nuova ricompattazione del fronte sindacale unitario, almeno per le vertenze locali, e per offrire ai lavoratori la giusta tutela dei loro diritti.