PACHINO - Stasera torna a riunirsi il consiglio comunale. E' la prima seduta da quando si è insediata la nuova giunta. Tra i punti all'ordine del giorno segnaliamo quelli riguardanti il difensore civico e i sistemi turistici locali. Quello di stasera è un banco di prova importante per la risicata maggioranza, uscita dopo la verifica. Una coalizione che si basa su un asse costituito da Forza Italia e Rinascita, con l'aggiunta di tre consiglieri comunali (Dell'Ali, Beninato e Rosa) che hanno scelto di appoggiare questo nuovo corso politico. La domanda che circola in questi giorni a Pachino è tuttavia un'altra.
Quanto durerà questa fase? Ed una maggioranza così stentata (undici consiglieri) quanto potrà resistere? C'è inoltre chi avanza altre ipotesi che non sembrano affatto di "fantapolitica". Una, forse la più accreditata, è quella che vorrebbe un vero e proprio asse di ferro tra Forza Italia e il movimento civico Rinascita. Un esponente politico, molto ben accreditato in ambito locale e profondo conoscitore dei meccanismi ruotanti attorno al palazzo municipale, fa delle previsioni che potrebbero trovare realizzazione da qui ai prossimi mesi. Quali gli scenari? Forza Italia punterebbe ad un'alleanza sempre più forte con Rinascita, anche a costo di dire definitivamente addio all'unità della "Casa delle libertà" a Pachino. Unità di fatto già inesistente dopo l'allestimento della nuova giunta.

Il nuovo asse potrebbe determinare la conclusione anticipata di questa legislatura. Quindi per il nuovo candidato a sindaco si potrebbe puntare su un attuale esponente in consiglio comunale proprio di Forza Italia: il medico Angelo Petralito. Tra l'altro, del cardiologo pachinese si era parlato come di un probabile candidato a sindaco già nel 2001, prima dell'ufficializzazione della candidatura di Sebastiano Barone, poi rivelatasi vincente. In tutta questa operazione ci sarebbe il placet, quasi scontato, dei vertici provinciali del partito forzista, a cominciare dal deputato regionale Giancarlo Confalone. Qualora questa giunta non fosse messa nelle condizioni di portare avanti il programma amministrativo, sarebbe molto probabile la fine della legislatura.

Sergio Taccone