PACHINO - Ancora proteste e recriminazioni, sul piano economico, al comune di Pachino. Ieri mattina, di fronte al palazzo municipale, è stato organizzato un sit-in da parte della comunità per disabili psichici «Vendicari», e da una rappresentanza della comunità alloggio «L'albero della vita». Motivo delle proteste, i crediti vantati dalle due organizzazioni nei confronti della casa municipale. La Comunità «Vendicari» assiste una decina di disabili psichici, di cui sette pachinesi e tre di altri comuni viciniori. La retta che il comune dovrebbe versare per ogni assistito è di 1.800 euro mensili, ma da circa 10 mesi, il comune non versa un centesimo nelle casse dell'associazione che, conseguentemente, non paga il sei operatori della struttura. La cooperativa «Acquarium» che gestiva al 50% la comunità, ha deciso di interrompere ogni attività di assistenza, ed i disabili sono rimasti a carico del rimanente 50% della organizzazione.
«Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, -ha affermato Ivana Fratantonio, una delle responsabili della struttura di assistenza-. Ad oggi i sette disabili pachinesi vivono grazie alle rette degli altri tre disabili sostenuti dagli altri comuni. Ciò che è più grave, -hanno continuato gli operatori- è che il comune incamera la quota di compartecipazione che le famiglie pagano sulla base del reddito, per tenere ricoverati i loro familiari, ma trattiene le somme senza poi versare le rette».
Situazione non dissimile per la comunità alloggio «L'Albero della Vita». Il responsabile contabile Vittorio Scirè, descrive uno stato economico drammatico. «Avanziamo dal comune di Pachino qualche cosa come 160 mila euro tra rette e progetti, -ha affermato Scirè- ed i nostri operatori non percepiscono gli emolumenti da 15 mesi. Anche con gli altri comuni la situazione non è bella, e dalle nostre casse mancano circa 260 mila euro. I nostri fornitori non vengono pagati da cinque mesi e rischiamo di non poter più assistere né i minori né le madri che sono stati affidati a noi dal Tribunale. Il Presidente, a breve, farà partire una lettera al Prefetto, con cui informiamo che, tra qualche giorno, non potremo più garantire gli alimenti ai minori, cosa che è di una gravità inaudita». A peggiorare la situazione, oltre che le carenze economiche delle casse comunali, c'è anche l'acquisizione, da parte della Guardia di finanza di tutta una serie di mandati di pagamento che ad oggi contribuiscono a paralizzare lo stato economico. Secondo i funzionari, le autorità giudiziarie avrebbero comunicato alla casa municipale la restituzione di parte della documentazione, ma ad oggi nulla è avvenuto.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 20-05-2011 - Categoria:
Cronaca