PACHINO - Mobilitazione dei cittadini per protestare contro l'incuria in cui versano i siti non edificati all'interno del centro abitato. Alla testa di un comitato spontaneo che ha già fatto sentire la sua voce in merito all'istallazione delle antenne della telefonia mobile, è ancora Luigia Toso Zisa, che insieme ad alcuni abitanti e commercianti, lamenta lo stato di abbandono di alcuni di questi luoghi. «I siti non edificati e lasciati pieni di erbacce che crescono spontanee e che spesso diventano discariche pubbliche per cittadini sicuramente poco attenti all'immagine della città è un problema serio, sia per i risvolti sanitari che comporta oltre che ovviamente per una questione di decoro del centro abitato. - ha dichiarato la signora Toso Zisa - Il comune ha l'obbligo di contattare i proprietari al fine di far manutenere questi spazi. Lo stato di abbandono in cui invece versano, produce soltanto incuria e favorisce l'invasione nell'abitato di roditori, serpentelli ed animali non certo di buona compagnia». Ad unirsi alle proteste sono anche i commercianti che hanno i loro esercizi commerciali nei pressi di tali luoghi, e che più di altri sono esposti al degrado dell'abbandono in cui versano.
"La mancata edificazione non favorisce certo la clientela che evita di passare e quindi di entrare nel mio negozio anche per i brutti incontri che potrebbe fare. Non è, infatti, cosa rara che dei topi sbuchino fuori da questi terreni, quando non anche qualche signore che, trovando chiusi i bagni pubblici, vi si apparta per le sue necessità fisiologiche. Inoltre capita soprattutto in primavera ed in estate che pulci e zecche invadano tali luoghi, con grave pericolo per la collettività. Le punture di zecche come si sa sono dannose per la salute". Qualche tempo fa il comune, sensibilizzato in merito, obbligò taluni proprietari a recintare i loro siti in modo da migliorare la situazione. "Il fatto che siano recintati non risolve il problema, -dice la signora Toso Zisa- se non si obbligano i proprietari ad una pulizia periodica e in caso di rifiuto il comune potrebbe provvedere anche con propri mezzi alla pulizia, addebitando poi le spese a chi di competenza.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 05-02-2004 - Categoria:
Cronaca
Il problema del recupero dell'immagine urbana.E del Centro Storico di Pachino e di Marzamemi.
E' vero. Il Comune di Pachino si è dotato di un Piano di recupero del Centro Storico di Pachino. Non stò qui a ricordare che tale iter di piano nella sola fase adozione-approvazione è durato più di dieci anni. ( dal 1990 al 2000).Ed appare ridicolo che qualcuno vorrebbe anche attribuirsene il merito. Ma ora che il Piano di Recupero c'è ( dal 2000) constatiamo e vediamo come nessun atto sia stato fatto dai nostri amministratori per consentire il recupero "reale" del centro storico di Pachino.( sono diverse le occasioni perdute per consentire un suo recupero reale) Se si fà eccezione ai finanziamenti statali che sono stati assegnati intorno al 1997 in base alla legge sul terremoto di Santa Lucia Bedda (433). E con un secondo iter promosso dall'ultimo governo di centro-sinistra dal ministro Ministro Enzuccio Bianco. Abbiamo seguito con molta attenzione i diversi decreti che via via hanno modificato in modo incredibile l'oggetto fondamentale del decreto: rendere antisimici i fabbricati che più ne hanno bisogno. Tanto che la variante consociativa è stata quella opinabile di dare la precedenza nell'assegnazione dei finaziamenti non hai fabbricati ma hai residenti( anche di seconde case a mare e di vacanza che vengono inseriti con l'opinabile escamotage della residenza).Consentendo di fatto a questo decreto di diventare un vero e proprio strumento "clientelare".in mano ai soliti noti. Ciò ha reso possibile assegnare finanziamenti a fabbricati costruiti recentemente (vedi Viale Lido a Marzamemi).Insomma una vergogna senza fine.
Ma nonostante ciò e nella volontà comunque di un recupero privato del proprio fabbricato ecco che nel momento in cui vorresti rendere dignitoso il tuo, con i tuoi quattrini si inseriscono sedicenti e opinabili fattori condominiali che di fatto vorrebbero fermarti nell'effettuare qualsiasi manutenzione del tuo fabbricato. Naturalmente mi riferisco al fabbricato dove sono condomino con il segretario di Rifondazione Comunista di Pachino: Salvatore Caccamo and family. Che da una parte auspica interventi a favore del recupero della piazza ( del salotto di Pachino) e dall'altra manda ( incredibili "diffide" ad effettuare nel palazzo in questione lavori sia di manutenzione ordinaria che straordinaria.
Gente che si vanta di avere legali in famiglia che ignorano l'esistenza del codice Civile e delle leggi in materia del diritto condominiale. Insomma cari amici del comitato spontaneo vi siete posti il problema delle aree non edificate. Interessate l'opinione pubblica con quale procedura sia stata effettuata in piazza Vittorio Emanuele quell'intervento sul fronte parte bassa del palazzo( eseguito in totale autonomia e senza essere preventivamente informati).In dispregio,secondo me,del buon gusto e dell'estetica e molto probabilmenyte alle norme del piano di recupero: che sicuramente non consentirebbe una simile colorazione della facciata. Pertanto vorrei sapere e render pubblico il mio pensiero su questo dato e sapere se eventualmente sia stato formalmente autorizzato. Vorrei sapere con quale numero di autorizzazione. Recentemente sono state fatte vedere delle foto di quella facciata alla Soprintendenza di Siracusa e il geometra a cui è assegnata la delega per vionare questi progetti di autorizzazione ne sia rimasto profondamente colpito dell'incredibile colore con cui è stata rifinita questa facciata . Insomma, per farla breve, chiedo con quale Autorizzazione sono stati effettuati questi lavori.In mancanza di ciò vorrei saper chi doveva effettuare i controlli e dare le autorizzazioni dove erano quando sono stati effettuati questi lavori che di fatto hanno rovinato l'estetica del palazzo???? Natuaralmete a questa comunicazione ne farò seguire altre indirizzate direttamente agli organi di controllo e gestione del Patrimonio edilizio del Comune di Pachino. Cordiali Saluti Spiros.
il piano di recupero cè xchè lo ha fatto approvare l'assessore Malandrino. questo è un fatto. ed è un fatto che appena è stato sfiduciato a pchino di urbanistica non ha saputo parlare più nessuno. raga il paese è in mano a degli esseri inutili.
Hasta
Il decreto di approvazione dice che non è cosi!!!!!
Dieci anni per l'approvazione di un Piano sono tanti. Se la casualità ha voluto che la Regione approvasse il Piano durante quel "triste mandato" è assolutamente casuale. Il soggetto citato oltre alla sfiducia del Sindaco pro-tempore, è stato rinviato a giudizio dalla magistratura ordinaria per interessi privati in atti d'ufficio. Speriamo che persone cosi( che si legano alle poltrone: da qui la frase entrata a pieno titolo nel gergo locale; "poltronite acuta" nasce anche e sopratutto da quell'episodio) non mettano più piede nell'amministrazione locale di Pachino. Ne và della "credibilità" della sinistra. Cordiali Saluti. Spiros
è notizia di oggi che il procuratore capo di sircausa ha chiesto di assolvere malandrino perchè il fatto non sussiste. assoluzione piena del giudice. svegliaaaaa!!! qui si va sotto processo solo perchè dei poveri cretini hanno mandato lettere anonime. la procura di siracusa prima è stata al gioco credendo di scoprire chissà che cosa, poi ha capito di essere finita in un vicolo cieco e ha chiesto l'assoluzione dell'assessore malandrino. giustizia è fatta, un pò lentya ma è fatta. il resto sono solamente bolle d'aria vuota in boccas alle persone che vogliono solamente parlare male di chi invidiano. ragazzi, ciao a tutti.
hasta
Bene prendo atto, con sollievo, della decisione della magistratura. Una condanna non si augura a nessuno. Rimane intatto il giudizio politico.Grazie per la trappola tesa. La notizia era di pubblico dominio già ieri. Speriamo che assolvano anche te.....anonimo.....
Il problema del recupero dell'immagine urbana.E del Centro Storico di Pachino e di Marzamemi.
E' vero. Il Comune di Pachino si è dotato di un Piano di recupero del Centro Storico di Pachino. Non stò qui a ricordare che tale iter di piano nella sola fase adozione-approvazione è durato più di dieci anni. ( dal 1990 al 2000).Ed appare ridicolo che qualcuno vorrebbe anche attribuirsene il merito. Ma ora che il Piano di Recupero c'è ( dal 2000) constatiamo e vediamo come nessun atto sia stato fatto dai nostri amministratori per consentire il recupero "reale" del centro storico di Pachino.( sono diverse le occasioni perdute per consentire un suo recupero reale) Se si fà eccezione ai finanziamenti statali che sono stati assegnati intorno al 1997 in base alla legge sul terremoto di Santa Lucia Bedda (433). E con un secondo iter promosso dall'ultimo governo di centro-sinistra dal ministro Ministro Enzuccio Bianco. Abbiamo seguito con molta attenzione i diversi decreti che via via hanno modificato in modo incredibile l'oggetto fondamentale del decreto: rendere antisimici i fabbricati che più ne hanno bisogno. Tanto che la variante consociativa è stata quella opinabile di dare la precedenza nell'assegnazione dei finaziamenti non hai fabbricati ma hai residenti( anche di seconde case a mare e di vacanza che vengono inseriti con l'opinabile escamotage della residenza).Consentendo di fatto a questo decreto di diventare un vero e proprio strumento "clientelare".in mano ai soliti noti. Ciò ha reso possibile assegnare finanziamenti a fabbricati costruiti recentemente (vedi Viale Lido a Marzamemi).Insomma una vergogna senza fine.
Ma nonostante ciò e nella volontà comunque di un recupero privato del proprio fabbricato ecco che nel momento in cui vorresti rendere dignitoso il tuo, con i tuoi quattrini si inseriscono sedicenti e opinabili fattori condominiali che di fatto vorrebbero fermarti nell'effettuare qualsiasi manutenzione del tuo fabbricato. Naturalmente mi riferisco al fabbricato dove sono condomino con il segretario di Rifondazione Comunista di Pachino: Salvatore Caccamo and family. Che da una parte auspica interventi a favore del recupero della piazza ( del salotto di Pachino) e dall'altra manda ( incredibili "diffide" ad effettuare nel palazzo in questione lavori sia di manutenzione ordinaria che straordinaria.
Gente che si vanta di avere legali in famiglia che ignorano l'esistenza del codice Civile e delle leggi in materia del diritto condominiale. Insomma cari amici del comitato spontaneo vi siete posti il problema delle aree non edificate. Interessate l'opinione pubblica con quale procedura sia stata effettuata in piazza Vittorio Emanuele quell'intervento sul fronte parte bassa del palazzo( eseguito in totale autonomia e senza essere preventivamente informati).In dispregio,secondo me,del buon gusto e dell'estetica e molto probabilmenyte alle norme del piano di recupero: che sicuramente non consentirebbe una simile colorazione della facciata. Pertanto vorrei sapere e render pubblico il mio pensiero su questo dato e sapere se eventualmente sia stato formalmente autorizzato. Vorrei sapere con quale numero di autorizzazione. Recentemente sono state fatte vedere delle foto di quella facciata alla Soprintendenza di Siracusa e il geometra a cui è assegnata la delega per vionare questi progetti di autorizzazione ne sia rimasto profondamente colpito dell'incredibile colore con cui è stata rifinita questa facciata . Insomma, per farla breve, chiedo con quale Autorizzazione sono stati effettuati questi lavori.In mancanza di ciò vorrei saper chi doveva effettuare i controlli e dare le autorizzazioni dove erano quando sono stati effettuati questi lavori che di fatto hanno rovinato l'estetica del palazzo???? Natuaralmete a questa comunicazione ne farò seguire altre indirizzate direttamente agli organi di controllo e gestione del Patrimonio edilizio del Comune di Pachino. Cordiali Saluti Spiros.