(AGI) - Siracusa, 12 mar. - Proseguono le ricerche del materiale radioattivo potenzialmente pericoloso smarrito a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa, dal vettore che lo stava trasportando in un laboratorio di analisi chimiche. Ieri sera ne aveva dato notizia ufficialmente la prefettura. Si tratta un contenitore mettalico contenente 800 grammi di Nichel 63 allo stato solido, avvolto in un involucro sigillato. Il collo e' caduto dal furgone della ditta "Global Servide" di Catania, che avrebbe dovuto consegnarlo a periti di Melilli (Siracusa) per conto della ditta "Mitsafetrans" di Carugate (Milano). Sembra che il portellone dell'automezzo si sia aperto durante il percorso, consentendo la fuoriuscita del contenitore. Il fatto e' accaduto giovedi' pomeriggio, ma la prefettura ne ha informato solo ieri sera, dopo 24 ore di ricerche che hanno portato nel tardo pomeriggio di oggi al ritrovamento del contenitore, ma vuoto: il Nichel 63 non era piu' all'interno. Sul posto, nei pressi del Castello Tafuri, tra Portopalo e Marzamemi, i vigili del fuoco hanno effettuato verifiche dei livelli di radioattivita', che non sono apparsi significativi. La prefettura sottolinea che finche' il materiale radioattivo rimane nell'involucro sigillato, non rappresenta un pericolo per le persone, e invita chi lo avesse trovato a non aprirlo e ad avvisare immediatamente i numeri di emergenza di polizia, carabinieri, vigili del fuoco.
Proseguono senza sosta le investigazioni dei carabinieri della Compagnia di Noto (Siracusa) e dei militari delle Stazioni Carabinieri di Pachino e di Portopalo di Capo Passero, a seguito del rinvenimento dei contenitori dello strumento per analisi di laboratorio contenente Nichel 63. Le indagini, immediatamente attivate a seguito del rinvenimento da parte di una pattuglia di carabinieri, sono indirizzate al ritrovamento tempestivo dello strumento che, qualora non aperto, rotto o manomesso, non e' pericoloso per la salute. A tal fine sono stati attivati anche i nuclei speciali dei carabinieri dell'antisofisticazione e della sanita', del nucleo operativo ecologico e gli esperti del Ris che saranno chiamati a verificare in concreto eventuali prove riportate sul contenitore. Sono altresi' state effettuate le segnalazioni al ministero della Sanita' e dell'Ambiente per i provvedimenti di competenza, sebbene a scopo meramente precauzionale, atteso che e' gia' stato accertato con appositi strumenti di rilevazione delle radiazioni, che nessun inquinamento ambientale si e' verificato, ne' e' possibile che si verifichi se lo strumento non viene alterato con rotture o smontato. In ogni caso, anche se ritrovato manomesso o rotto, la bassa lesivita' del materiale radioattivo utilizzato permette di poter rimanere assolutamente in sicurezza gia' ad una distanza di 10 metri.
Fonte:
Agi.it il 12-03-2005 - Categoria:
Cronaca