PORTOPALO - Nuovo sbarco di di immigrati. Ventisei africani sono arrivati al porto, nella notte tra mercoledì e giovedì. La motovedetta "Cp266", della Guardia costiera, è approdata all'interno dell'area portuale intorno all'1.30 di ieri, con a bordo il piccolo gruppo soccorso in mare aperto nel Canale di Sicilia. Come riferito da Salvatore Cascione, comandante dell'ufficio locale marittimo di Portopalo, l'avvistamento e la segnalazione dell'imbarcazione di piccole dimensioni con i ventisei a bordo sarebbero state date da una nave battente bandiera georgiana. Immediatamente è scattato il dispositivo previsto in questi casi. La motovedetta, di stanza a Catania, ha raggiunto il natante e trasbordato gli immigrati, facendo rotta verso Portopalo dove, nel frattempo, si è approntato il necessario per la prima accoglienza e l'identificazione. Dopo le operazioni di ormeggio nella banchina del molo, pochi minuti dopo l'1,30 della notte, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, Gdf e Guardia Costiera) e del comune portopalese, i nordafricani, che avrebbero detto di provenire dal Sudan, sono stati soccorsi dai volontari di Portopalo (Protezione Civile e Misericordia) e Pachino (Anopas e Misericordia), i quali hanno immediatamente distribuito viveri e bottiglie d'acqua.

Successivamente un medico ha proceduto all'effettuazione delle visite di rito. Le condizioni fisiche dei ventisei presunti sudanesi sono sembrate sostanzialmente buone, ad eccezione di uno del gruppo che presentava dei sintomi di infreddolimento, faticando a reggersi in piedi. Per lui, coperto dai volontari con un telo sanitario, è stato deciso il trasporto in ospedale, per accertamenti, con un'autoambulanza della Misericordia di Portopalo. Le operazioni sono state ultimate a notte fonda quando il pullman, con i ventisei migranti, ha lasciato Portopalo per il capoluogo.

Sergio Taccone