PORTOPALO – E' stato un Capodanno di servizio per i volontari della protezione civile che si sono fatti trovare ancora una volta pronti dopo il nuovo sbarco di extracomunitari. Già dalle prime ore dell'alba, quando la voce dell'arrivo dei cingalesi aveva fatto in breve tempo il giro di Portopalo, la mobilitazione del «solito gruppo» di volontari è stata immediata. Per il nuovo assessore alla protezione civile è stato un battesimo indimenticabile. «Abbiamo trascorso il primo gennaio - dice Antonello Cannarella - all'insegna del servizio verso chi è più sfortunato di noi». La gara di solidarietà è partita con grande velocità. Latte, cornetti e biscotti per una colazione calda e poi pantaloni, magliette, camicie, cappotti, calze, scarpe: il tutto raccolto in pochi minuti grazie all'abnegazione del gruppo comunale di protezione civile diventato ormai una realtà pienamente affidabile in queste circostanze. «Abbiamo raggiunto un buon livello di efficienza - afferma Santino Scala - potendo contare su un buon numero di volontari che riescono a garantire la propria operatività in pochi minuti». Una circostanza ribadita anche dal vice-coordinatore Gaetano Chiaramida.

«Anche se siamo andati a letto tardi per il cenone di San Silvestro - dice Chiaramida - non abbiamo faticato a convergere al porto per la nuova emergenza». Per l'intera mattinata di martedì scorso, quando le sirene delle forze dell'ordine suonavano in continuazione per l'avvistamento di altri extracomunitari, molti cittadini di Portopalo hanno offerto generi di prima necessità ed indumenti in buono stato di conservazione, per consentire ai cingalesi di poter indossare degli abiti asciutti. «La spontaneità e la disponibilità del portopalese emerge in queste circostanze - aggiunge l'assessore Cannarella - e non è la prima volta che questo accade in occasioni simili. Ed essere ripetitivi nelle buone azioni è un fattore da rimarcare».