PORTOPALO - Torna ad accendersi la questione politica locale. Tema centrale della questione è l'operato della coalizione guidata dal sindaco Fernando Cammisuli. Michele Taccone, assessore comunale, sottolinea il lavoro svolto sin qui dall'amministrazione in carica. "Sin da quando ci siamo insediati abbiamo puntato su un programma condiviso da tutte le forze politiche della coalizione - afferma Taccone - quindi anche nella diversità di vedute c'è sempre stata la voglia di confrontarsi per migliorare il risultato finale". In merito alle recenti critiche mosse prima da Mirarchi (Dc) e quindi da Petralito (Ds), Taccone non ha alcuna esitazione a controbattere. "Ritorniamo a quattro mesi fa, quando questa compagine è stata premiata dall'elettorato che ha apprezzato i cinque anni di programmazione precedenti, dove si sono raggiunti risultati inequivocabili - dice Taccone - tanto è vero che le opere che oggi si appaltano sono state programmate, seguite e fatte finanziare da questa amministrazione". Il riferimento è al parco archeologico, ai fondi Por per il mercato ittico, l'area di attendamento della protezione civile, il castello dell'Isola di Capo Passero, il completamento della piazza a Scalo Mandrie, il parco giochi nella stessa area, approvazione del progetto delle opere marittime nell'ambito della zona portuale, il completamento di alcune arterie interne al centro abitato, la progettazione e il finanziamento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici locali, il finanziamento del cine-teatro di via Tasca e lo sblocco dell'iter per la realizzazione di cinquanta abitazioni di edilizia agevolata. Su quest'ultimo punto l'assessore aggiunge. "Ricordo a Petralito che la sua amministrazione di centro-sinistra aveva sempre osteggiato questo progetto, solo perché il progettista non era della stessa idea politica.
In questo modo molte famiglie hanno dovuto aspettare parecchi anni per vedere realizzato il sogno di avere una loro casa. L'iter è stato sbloccato dalla giunta Cammisuli. Questo è il chiaro sintomo di essere, da parte nostra, vicini alla gente mentre qualche altro preferisce la politica delle panchine e dei bar".
Un altro punto toccato dall'assessore attiene alla strada provinciale Pachino-Maucini-Portopalo. "Anche in questo caso - sottolinea Michele Taccone - l'amministrazione Cammisuli ha fatto tanto, insieme alla Provincia di Siracusa, per ottenere un cospicuo finanziamento, con delibera Cipe, per questa opera".
E sulla vicenda dell'isola di Capo Passero, Taccone conclude. "Le opere necessarie per lo sviluppo di Portopalo sono quelle di creare opportunità per la nascita di servizi turistici, ulteriori attività ricettive ed iniziative che possano rendere il nostro un vero paese turistico. Questo si sta realizzando con la modifica del prg, la realizzazione del porto turistico, la partecipazione ai sistemi turistici locali e a contratti di programma. Misure che sono state messe in moto dal Governo Berlusconi dopo che il centro-sinistra di queste cose se ne era infischiato per anni".
Un riferimento è riservato anche a Mirarchi. "Considero le sue parole come un incitamento, - dice Taccone - sono contrario ai litigi politici e ai minestroni. Lo tranquillizzo dicendogli che non solo siamo vicini ai problemi della gente ma risponderemo certamente alla fiducia accordataci alle recenti amministrative con i fatti, come è stata sempre nostra prerogativa sin dal giugno '99. La nostra coalizione è costituita da elementi che hanno fatto della politica una vera passione, considerandola un servizio per 365 giorni l'anno". E in riferimento alla sinistra portopalese, l'assessore aggiunge. "Mi chiedo infine quanti rimangono nella sinistra locale, visto che, come detto da Petralito, sono scomparsi anche dal consiglio comunale. Forse - conclude Taccone - è meglio che il segretario pensi a ricomporre le sue truppe".
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 03-12-2004 - Categoria:
Politica
Tiro al piccione
Non voglio fare polemiche, ma sarebbe necessario avere maggiore lucidità nel distinguere le azioni di sviluppo endogene da quelle esogene. Se una amministrazione ,come quella di Portopalo, confonde i due livelli e ne fà un unico minestrone allora si perde la titolarità delle azioni. Ritengo che questa prerogativa abbia bisogno di una maggiore e più sofisticata analisi oggettiva senza confondere, come si fà, i due livelli.La programmazione endogena ha la necessità di partire dalla programmazione locale che parte dal Piano Regolatore. Se il voto del c.r.u del 1997 attende da 7 anni di essere rivisitato e riprogrammato: mi sembra abbastanza chiaro che sia l'amministrazione precedente sia quella attuale non hanno fatto, fino ad ora, la cosa principale che gli compete direttamente:avere un Piano Regolatore di previsione attivo per lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali.
Regolati Saluti. Spiros