Sos da San Lorenzo

PACHINO - Sono migliaia coloro che ogni giorno, d'estate affollano le spiagge di San Lorenzo, la nota contrada balneare apprezzata per le acque cristalline e la sabbia pulita. Quest'anno però l'arenile sembra cambiare di giorno in giorno presentando mutazioni che, secondo i proprietari di appartamenti estivi posti all'interno dell'omonimo villaggio San Lorenzo, sarebbero poco opportune e fatte nell'interesse di pochi. Molte le preoccupazioni che affliggono coloro che da anni sono affezionati a questo tratto di costa. Pare infatti che parte della spiaggia sarebbe stata data in concessione a privati, e che nelle immediate vicinanze, anzi proprio sulla sabbia sarebbero state autorizzate delle costruzioni in muratura, mentre altre potrebbero sorgere ma solo in via stagionale e con materiali non stabili. Di fatto c'è la formazione ex novo di una duna prima non esistente, di alcuni tombini nati sulla spiaggia la cui funzione non è affatto chiara, di mezzi meccanici che di tanto in tanto operano nel litorale in maniera indisturbata nonostante sia noto che i cingoli non dovrebbero essere usati in riva al mare.

“Cosa sta succedendo sulle nostre spiagge? -si chiede uno dei residenti della zona- e che fanno gli organi preposti? Chi garantisce la corretta applicazione delle normative? E soprattutto chi è che costruisce e viola lo stato naturale delle cose?”. Interrogativi che non trovano facile risposta e che solo gli organi competenti dovrebbero affrontare nell'interesse della collettività. Esiste inoltre un vasto repertorio fotografico relativo ad alcuni mutamenti dell'arenile che insiste in territorio netino ma di fatto trascurato dalla città barocca. Eppure le normative per la tutela delle coste sono piuttosto chiare, così come chiare e rigide sono le direttive per lo smaltimento dei rifiuti che spesso si accumulano e fanno bella mostra di sé nelle spiagge con grave disprezzo per l'ambiente. È necessaria dunque la collaborazione di tutti i cittadini al fine di evitare che dei veri e propri soprusi possano essere perpetrati permettendo in questo modo alle istituzioni di intervenire opportunamente per salvaguardare dei luoghi che fanno parte del ricco patrimonio ambientale di cui la Sicilia sud orientale è ricca.

L.S.
Fonte: LaSicilia.it il 29-05-2006 - Categoria: Cronaca

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