PORTOPALO - Si ritorna a parlare di campo sportivo, struttura inesistente, perché incompleta, ma per la quale il comune ha un debito sul groppone di 2 miliardi e mezzo di vecchie lire, derivanti da irregolarità riguardanti l'iter amministrativo e risalenti agli anni ottanta. C'è stata anche una commissione consiliare d'inchiesta, composta da esponenti di maggioranza ed opposizione, che ha cercato di analizzare la montagna di carte e notifiche riguardanti l'iter di realizzazione della struttura sportiva, avviato all'inizio degli anni '80 e mai giunto a termine. Adesso i consiglieri di maggioranza, otto su quindici che compongono l'assemblea consiliare, hanno presentato una mozione al sindaco per avviare un intervento straordinario ed urgente per la messa in sicurezza dell'impianto, che si trova in condizioni pietose, invaso dalle erbacce e del tutto impraticabile. Primo firmatario della mozione è Edmondo Pisana. "E' superfluo evidenziare - si legge nella mozione di maggioranza - le difficoltà riscontrate dall'amministrazione comunale, ereditate da una cattiva gestione della cosa pubblica. Nonostante l'impegno profuso non si è riusciti a sbloccare la questione. Ecco perché chiediamo di concentrare gli sforzi in questa direzione, anche a costo di sacrificare qualche iniziativa, affinché si possa dire e fare sport anche a Portopalo".
Una situazione, l'assenza del campo sportivo, che fa del comune portopalese un'eccezione assoluta in ambito provinciale. Come abbiamo più volte scritto dalle colonne di questo giornale, senza l'attivismo del parroco locale, lo sport in loco avrebbe toccato lo zero assoluto. Tutta l'attività sportiva si concentra infatti nell'impianto polivalente dell'oratorio "Don Bosco", in via Lucio Tasca, dove l'intraprendenza e la voglia di fare qualcosa di concreto a beneficio di tutti, messa in evidenza da don Palacino, hanno portato alla realizzazione di un campo di calcio a 5, uno di pallavolo e basket, oltre ad una struttura coperta, adibita a teatro, e allo spazio per i volontari della Misericordia, in cui si svolge il servizio di pronto intervento sanitario con ambulanza. Il campo sportivo di via Bellini, lungo la strada che conduce al porto, è invece cristallizato nel suo sfacelo. E impossibile persino svolgere una partita tra scapoli e ammogliati, figurarsi un campionato locale. Già: questa tradizione, che fino ai primi anni '90 rappresentava l'appuntamento più seguito e atteso dagli appassionati locali di calcio, ormai è materia per gli storici, per qualche amante del passato sportivo, non molto remoto, di questo paese. "Il campionato locale estivo di calcio - affermano i firmatari della mozione - è sinonimo di tradizione portopalese da recuperare". Scettici i cittadini. "Adesso torna l'argomento campo sportivo - afferma un appassionato di calcio - ma ritengo che, al di là di questa richiesta dei consiglieri comunali, non si arriverà a nulla". Più che scetticismo sembra proprio rassegnazione. Il calcio, quello doc che si gioca con undici giocatori in campo per squadra, a Portopalo ha soltanto un passato da raccontare.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 15-04-2007 - Categoria:
Politica