Spatola: «Si faccia luce su chi ha forzato i vincoli che hanno paralizzato la mia azienda»

Spatola: «Si faccia luce su chi ha forzato i vincoli che hanno paralizzato la mia azienda» PACHINO - Nuovo capitolo nella telenovela della riserva naturale «Pantani della Sicilia Sud Orientale». La discussa area naturalistica che insiste sui territori di Pachino, Ispica e Noto, nella zona Longarini, dopo la sua istituzione avvenuta lo scorso 27 luglio con un decreto a firma del dirigente generale del Dipartimento regionale all'ambiente, è ora chiamata a fare i conti con il Tar Catania. Il Tribunale amministrativo, infatti, ha accolto la richiesta di sospensiva dell'efficacia del decreto, promossa dall'azienda agricola e ittica Spatola che ricade per intero nell'area di riserva e che, nel tempo, ha subito tutte le conseguenze legate ai vincoli naturalistici che ne hanno bloccato le attività. Respinte invece le richieste proposte dagli altri enti che avevano impugnato i decreti. Mentre infatti all'azienda Spatola è stato riconosciuto un immediato pregiudizio dalla entrata in vigore dei decreti, non così è stato invece per il Comune di Pachino e per il Consorzio Igp. Il primo potrà infatti concordare con l'ente gestore l'effettiva estensione delle riserve, il secondo non avrebbe un danno grave e irreparabile anche alla luce del regolamento d'uso della riserva che non pregiudicherebbe le attività del consorzio stesso.

Ciò tuttavia non significa che, nel merito, questi organismi non siano titolati a resistere in giudizio contro l'istituzione delle riserve. Del resto l'azienda di itticoltura Acqua Azzurra che si è anch'essa opposta alla istituzione delle riserve, non ha chiesto la sospensione della vigenza dei decreti poiché nell'immediato, le sue attività di allevamento ittico non vengono pregiudicate. Unico baluardo contro i vincoli stringenti delle riserve naturali e contro la paventata cristallizzazione del territorio, non utilizzabile per la produzione industriale e le coltivazioni intensive, secondo le più moderne tecniche, è rimasta l'azienda Spatola. «Si tratta della terza sentenza a mio favore - ha affermato il titolare Corrado Spatola -. Lungo tutto il calvario che, ormai da anni, blocca le mie proprietà, ho dovuto fare ricorso più volte alla giustizia amministrativa. Già i vincoli sulla mia azienda erano stati dichiarati decaduti con la sentenza 1271/90. Poi fu la volta dell'istituzione delle zone Sic e Zps di interesse comunitario e a protezione speciale. Anche in questo caso ottenni la sospensiva sulla istituzione di queste zone. Ora la nuova pronuncia a mio favore. Ma chi mi ripagherà i danni di un'azienda dalle dimensioni di migliaia di ettari, rimasta per anni non produttiva?». «Ritengo che si debba fare luce su chi, giocando con vincoli e riserve, ha vanificato gli sforzi imprenditoriali della mia famiglia che bonificò un'area enorme di terreno compiendo una delle più importanti opere di canalizzazione e di bonifica mai realizzata in Sicilia».

Salvatore Marziano


Un iter iniziato 30 anni fa



PACHINO - La riserva Pantani della Sicilia Sud orientale è stata istituita con decreto del dirigente del dipartimento ambiente della Regione siciliana Arnone n. 577 del 27 luglio 2011. Il decreto è arrivato dopo un lungo iter iniziato addirittura nella seconda metà degli anni '80 quando furono decise la valorizzazione e la tutela delle aree umide della zona sud dell'Isola, rinaturalizzate e meta della fauna acquatica migratoria. La zona si trova adiacente a insediamenti agricoli, ma anche a numerose abitazioni estive. Da qui l'interminabile braccio di ferro tra ambientalisti da un lato, Comuni e aziende dall'altro.
Fonte: LaSicilia.it il 26-11-2011 - Categoria: Cronaca

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