PORTOPALO - Un gruppo di volontari, composto da sub, antropologi, medici, sta organizzando una spedizione subacquea finalizzata al recupero dei resti delle quasi trecento vittime del "Naufragio del Natale '96" a largo di Portopalo. Per questa missione, prevista per il prossimo mese di luglio, si preannuncia la partecipazione di subacquei provenienti da alcuni paesi europei e dagli Stati Uniti. Un'impresa che si presenta piuttosto ardua considerato il tempo trascorso dalla tragedia. A guidare il gruppo saranno un docente dell'Università di Bari, Francesco Introna, e Stefano Di Cagno, responsabile delle attività subacquee del "Consorzio Europeo per la formazione e ricerca-sviluppo in ambienti straordinari". Coordineranno l'iniziativa inoltre Domenico Picca, dell'Unità Iperbarica dell'Ospedale San Paolo di Bari, e Cristina Cattaneo, docente all'Università di Milano.
La missione subacquea, in un tratto di mare situato a circa dieci miglia a largo di Capo Passero, in una zona dove un gruppo ben determinato di pescherecci portopalesi pescava e ributtava in mare i corpi delle vittime di quella tragedia, richiederà l'utilizzo di numerosi sub e di attrezzature piuttosto costose per le quali alcune imprese avrebbero gia' dato la disponibilità a metterle a disposizione gratuitamente. L'individuazione dei resti dei naufraghi della "notte di Santo Stefano" sarà propedeutica alla fase del riconoscimento da parte dei parenti delle vittime che dopo sei anni e mezzo dalla tragedia non hanno ancora avuto l'attestazione di morte dei loro cari ad opera delle rispettive autorità governative nazionali. L'iniziativa in questione fa tornare l'attenzione dunque sul naufragio del dicembre '96, la più grave tragedia del secondo dopoguerra nel Mar Mediterraneo. Al Senato sono presenti due disegni di legge che si riferiscono a quella sciagura, finalizzati alla costruzione di un monumento-sacrario in memoria delle vittime.
di Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 29-04-2003 - Categoria:
Cronaca
Solidarieta' alle famiglie delle vittime del Naufragio del Natale 1996. Per quanto riguarda il riferimento finale ai due disegni di legge presenti in Senato personalmente condivido quello del senatore Bevilacqua (al quale va il merito di aver presentato una proposta di legge che conferisce uguale dignita' a tutte le vittime del mare) che punta alla costruzione di un monumento in memoria di tutte le vittime nel Mar Mediterraneo. Tutti i morti infatti vanno rispettati allo stesso modo, siano essi quelli del naufragio del '96 o quelli della battaglia di Capo Passero del 1718 o quelli del sommergibile "Sebastiano Veniero" del 1925. Un plauso infine al gruppo culturale siciliano COLOPHON-ART che ha riportato l'attenzione sul naufragio e che viene citato anche nella relazione al disegno di legge "Bevilacqua".
SPECULATORI, PUBBLICITARI, ARTISTI, POLITICI DA STRAPAZZO.CHI NE HA PIU' NE METTA.BASTA ..BASTA.. E ORA DI FINIRLA.
E' indegno. Assolutamente indegno quello che si sta' facendo attorno ad una vicenda triste come quella successa nel Natale del 1996.L'accostamento della sorte del Sebastiano Veniero- inabissatosi al largo del Golfo di Noto durante esercitazioni navali- con il naufragio del 1996 è una di quelle operazioni di maquillage politico che non trova precedenti nella storia democratica del nostro paese. Veniamo ai fatti. Il Sebastiano Veniero durante esercitazioni navali si scontro con un mercantile e si inabbisso nelle acque antistanti la città di Noto. Se si va' a rileggere la stampa dell'epoca vi si puo' leggere quante falsità e bugie di regime furono messe in circolazione per non recuperare lo scafo. Si parlo allora di profondità priobitive che non permettevano il recupero del sommergibile. Ebbene oggi sappiamo,e fu primo il Signor Enzo Maiorca a scoprire lo scafo: esso giace a meno di 50 metri di profondità.Alle esercitazioni navali erano presenti Benito Mussolini e il re. Dunque la storia ha accertato che quei signori mentivano. Hanno mentito alla nazione, all'Italia, AL POPOLO ITALIANO.Non dimentichiamo che in quel nefasto periodo l'Italia ha conosciuto il periodo peggiore dalla sua storia.
Qualsiasi tentativo di accomunare tutti i morti del mare oggi appare strumentale e realizzata al solo scopo di riconsiderare quel periodo storico FASCISTA.La storia e la memoria vera non dimentica come sono andate veramente le cose.pertanto la proposta del Senatore Bevilaqua è strumentale,propagandistica,ideologica.
La verità vera è che su questa triste vicenda è una sola:che le popolazioni locali e sopratutto i pescatori di Portopalo di Capo Passero da questa vicenda ne escono a pezzi e con una immagine complessiva devastante dal punto di vista umano e sociale. Dovete ringraziare sempre il Capitano Salvatore Lupo che ha avuto il coraggio di parlare. Di indicare e raccontare quello che tutti avevano sotto gli occhi. Le omissioni delle istituzioni sono evidenti e colpevoli.Questa è la vera verità. Per cui non c'è bisogno di teatrini,mostre,o escursioni volontarie da parte di volontari che vengono a lordare con il turismo macrabo di luglio Portopalo. No questo è un effetto negativo su tutta la zona. Deve essere il governo italiano che deve ,insieme a quello di Malta, recuperare quello che si puo' recuperare. Il Senatore Bevilaqua se vuole fare opera meritoria deve intraprendere questa prima iniziativa.Poi si potra anche parlare di un monumento ai caduti di tutte le vittime del mare.E per questo che si deve partire dalla seconda guerra punica. Quando la flotta romana, comandata dal generale Caitina ,diretta a Siracusa, dopo una una vittoria sulle forze puniche, venne decimata da una tempesta nel tentativo di doppiare il Pachino.
Non capisco i riferimenti al periodo fascista che vengono fatti sulla vicenda. Nel disegno di legge Bevilacqua si vogliono solo ricordare tutte le vittime del Mare Mediterraneo, anche quelli delle guerre puniche. L'accostamento al Veniero che si fa nella proposta di legge si riferisce all'intestazione di un premio internazionale da assegnare a chi si e' segnalato per gesti eroici e valorosi in mare in memoria di quei morti nell'agosto 1925. Il riferimento al fascismo centra come il parmigiano sul dessert alla cioccolata!!!
Insomma noi italiani non riusciamo mai ad uscire dall'intramontabile querelle "Fascismo-Antifascismo" e vediamo revisionismi ovunque.
In quanto all'inerzia delle autorita' si ricorda che la Procura della Repubblica di Siracusa apri' l'inchiesta sul naufragio gia' nel marzo del 1997, ovvero pochi mesi dopo la tragedia e che tuttora e' in corso un processo a Siracusa contro il capitano e l'equipaggio della Yoahn. Altro che inerzia delle autorita' italiane.
Per il resto ognuno si sceglie e loda le persona che vuole e che merita. Per maggiore chiarezza infine si riporta di seguito il testo della relazione del ddl Bevilacqua, con i tre articoli di legge.
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Norme per la costruzione di un monumento interreligioso a memoria delle vittime del naufragio della notte di Santo Stefano dell’anno 1996 nelle acque internazionali del Canale di Malta e di tutti i naufraghi ed i caduti in mare
———–------------------Relazione al ddl
Onorevoli Senatori. – Il presente disegno di legge riguarda la costruzione di un monumento che ricordi sia le 283 vittime del naufragio occorso la notte del 26 dicembre 1996 nelle acque del Canale di Malta – la più grande sciagura nel Mar Mediterraneo dalla fine della seconda guerra mondiale –, sia le migliaia di migranti giacenti nel fondo del Mediterraneo, vittime del turpe mercato dei clandestini gestito da organizzazioni criminali internazionali prive di ogni scrupolo. Il monumento inoltre viene eretto in perenne ricordo di tutti i caduti in mare.
Facendo nostre le considerazioni della magistratura italiana, la quale non ha rappresentato la necessità a fini investigativi del recupero del relitto della nave affondata in acque internazionali e considerato che nel naufragio non risultano, a nessun livello, coinvolgimenti nè di autorità, nè di singoli cittadini italiani, sarebbe doveroso procedere innanzitutto alla costruzione di un monumento-sacrario che accolga i resti delle vittime del naufragio in questione unitamente alle vittime di eventi simili occorsi nei nostri mari.
Giova notare, del resto, che salme riconducibili al naufragio del ferryboat «F174» furono individuate solamente in una zona di mare che i pescatori della Capitaneria di Portopalo di Capo Passero (in provincia di Siracusa) chiamano Siccagna, a parecchie miglia dal luogo indicato dall’inchiesta condotta dal quotidiano «La Repubblica», per cui tutta l’operazione di recupero delle salme rischierebbe di diventare un’intenzione priva di sostanziali riscontri. Di là dal senso letterale di dare una sepoltura dignitosa ai morti (il mare non è luogo meno degno della terra per accogliere spoglie di esseri umani, come attestano i morti italiani che religiosamente riposano all’interno di navi affondate nel corso dell’ultima guerra), la tragedia assume invece un significato più profondo che rinvia ai cambiamenti epocali cui stiamo assistendo, alla conflittualità tra Nord e Sud del mondo, tra paesi ricchi e paesi poveri, all’incontro tra etnie e culture diverse. Sarebbe, inoltre, oltraggioso escludere le salme dei naufraghi riferibili ad eventi similari registrati negli ultimi anni. Urge, infine, ricordare in questa sede la utilizzazione demagogica della tragedia operata a danno della comunità marinara di Portopalo di Capo Passero e delle autorità italiane falsamente accusate di omertosa complicità e di inazione e rappresentate negativamente in prestigiose manifestazioni culturali internazionali come la rassegna quinquennale d’arte contemporanea Documenta 11 che si è svolta a Kassel nell’estate 2002, e un documentario trasmesso il 9 dicembre 2002 dall’emittente tedesca WDR nel corso del programma Diestory dal titolo Flutch in den Tod.
Nonostante le ricerche effettuate per settimane dai mezzi a disposizione delle Capitanerie della Sicilia orientale, sottacendo il lavoro tempestivo e puntuale della Procura della Repubblica di Siracusa nell’individuare e rinviare a giudizio i responsabili della collisione e ignorando che l’individuazione del relitto è stata resa possibile dalla spontanea collaborazione di pescatori di Portopalo, la criminalizzazione delle autorità italiane e dei pescatori di Portopalo è arrivata al punto di far registrare, su alcuni organi di stampa, accuse di razzismo. In un lavoro teatrale si è arrivati persino a paragonare i pescatori ai contadini polacchi che si giravano dall’altra parte vedendo passare i convogli di ebrei dirigersi al campo di sterminio di Treblinka. Va sottolineato, inoltre, il lavoro di alcuni uomini di cultura siciliani del gruppo Colophon-Art di Nuccio Foti e Carmelo Causale i quali, di propria iniziativa, recandosi a Kassel e partecipando a seminari e incontri dedicati al tema, ponendo domande, imponendo riflessioni e proponendo analisi, hanno smontato la mistificazione che era stata operata a danno della Sicilia, dell’Italia e della verità.
Riteniamo, pertanto, che questo sacrario-monumento debba essere realizzato nel territorio di Portopalo di Capo Passero, in un luogo significativo della sua costa, istituendo una Commissione mista che coinvolga Autorità dello Stato, Enti e Istituzioni locali ed Enti interreligiosi per definirne le motivazioni. Il mare antistante Capo Passero è stato più volte, nei secoli passati, teatro di scontri e battaglie.
Giova ricordare la battaglia di Capo Passero tra le truppe inglesi e spagnole nel 1718 e lo sbarco all’Isola delle Correnti e a Capo Passero, sempre nel territorio del comune di Portopalo, delle truppe anglo-americane il 10 luglio 1943, che sancì l’inizio della fine del nazifascismo.
Con il presente disegno di legge s’intende, inoltre, istituire un premio a carattere internazionale in memoria delle vittime del sommergibile «Sebastiano Veniero», inabissatosi nelle coste antistanti Capo Passero negli anni ’20 con un equipaggio composto da italiani, i cui resti si trovano all’interno del relitto in fondo al mare. Un premio da assegnare a coloro i quali si sono segnalati per il salvataggio in mare di altri esseri umani e che sia un sinonimo visibile e tangibile di solidarietà in mare.
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
1. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, stabilisce le modalità per la costruzione di un monumento interreligioso per il ricordo delle vittime della tragedia del 26 dicembre 1996 a diciannove miglia a largo di Capo Passero, e di tutte le vittime del mare.
2. Per la realizzazione del monumento di cui al comma 1 e del premio internazionale «Veniero d’oro» di cui all’articolo 3 è assegnato al comune di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa, un contributo pari a 2.580.000,00 euro.
3. Per la realizzazione del monumento di cui al comma 1, è istituita una Commissione presieduta dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, o da un suo delegato, che ha lo scopo di definire le modalità del bando di affidamento della gara per la realizzazione del monumento. Della Commissione fa parte, altresì, il Sindaco del comune di Portopalo di Capopassero o un suo delegato.
Art. 2.
1. All’onere derivante dall’attuazione della presente legge, pari a 2.580.000,00 euro, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2003-2005, nell’ambito dell’unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2003, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero.
2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 3.
1. È istituito il premio per la solidarietà in mare «Veniero d’oro» da assegnare ogni anno a coloro i quali si sono segnalati per comportamenti esemplari in mare.
2. Il premio di cui al comma 1 è assegnato da una Commissione nominata dal Ministro per i beni e le attività culturali.
AI LETTORI
Aspettavamo, ansiosi, che qualcuno venisse a spiegarci la storia di Italia. E finalmente è apparsa una stella.
Ma per sua sfortuna oggi c'è la rete che rende liberi gli uomini e le donne che leggono e vogliono approfondire l'informazione e la cultura personale sia sul passato storico sia sulla attuale fase di rivisitazione sociale e culturale della storia CONTEMPORANEA e della direzione che qualche "nostalgico" vorrebbe fare prendere al nostro amato paese.
Prova principale della spregiudicatezza e fine arroganza nelle sue affermazioni è il messaggio lasciato nel guestbook da un certo "Antonio" che RILANCIANDO UNA AGENZIA DI ADN KRONOS se la prende con il consiglio Provinciale di Firenze per non avere votato un ordine del giorno o documento presentato da A.N. sulle Foibe. Ebbene quel messaggio per sua (o vostra) sfortuna ha lo stesso numero di (ip 12.20.30.203) dei suoi messaggi precedenti che fin da subito ho riconosciuto come provocatori e infidi.Lei prima ha voluto trasformare un normale guestbook in un forum con le sue provocazioni sull'humor dei visitatori del sito.Ma cio' non basta!!!! Perchè oltre tutto agisce da una posizione ecclissata per non rendere nota la sua reale posizione fisica. Evidentemente perchè si sente piu' sicura ad agire nascondendosi.E questo è da codardi. Già questo mi fa' riflettere molto: ma La avviso; non mi intimidisce neanchè un poco!!!!!!.Infatti il suo ip (12.20.30.203)si riferisce ad un server internazionale di cui è stata accertata la provenienza: che è quella di Barkely negli Stati Uniti. E il riferimento al fascimo e all'antifascimo, firmato da Antonio, e da la sua stessa postazione(ip 12.20.30.203) che è partito.!!!!!!!!! Attaccando, con questa si "Vergogna", il Consiglio Provinciale della democratica Firenze. Per cui, tutti i suoi tentativi di cercare di dare una Linea alla voce libera ed indipendente di chiunque voglia dire la sua in questo portale saranno da me contrabbattuti puntualmente. Ma non da una posizione di parte o prezzolata: ma da una posizione di "Libero Pensiero (a norma dell'art. 21 del costituzione italiana) a cui sono piano piano approdato, appunto, approfondendo, studiando, e conoscendo la storia e quello che significano in qualsiasi parte del mondo le "DITTATURE". Pertanto non riporto interventi prezzolati, ma cose che scaturiscono dal mio "Libero" pensiero.Ma veniamo ai fatti: La prima persona che si è interessato al problema del tragico naufragio è stata La senatrice dei D.S.Tana De Zeuleta. Che è stata fin dai giorni successivi al naufragio informata e solidale con le famiglie delle vittime. Inoltre, dei fatti accaduti quella tragica notte ne avevano già parlato è scritto il quotidiano il MANIFESTO.
Naturamente, per una sorta di "CIRCOLO MEDIATICO" a ci hanno e voglono ulteriormente abituare, le circostanze hanno assunto carattere nazionale solo quando la notizia è stata pubblicata da LA REPUBBLICA.
Con lo socop fatto dal giornalista Maria Giovanni Bellu.
Pertanto, quando mi riferisco alle ISTITUZIONI che Lei ora difende, allora erano guidate dagli uomini del CENTROSINISTRA. La informo, inoltre, che a lanciare l'idea per primo sul monumento commemorativo a tutte le vittime del mare è stato il sottoscritto. Che ha avuto la sensibilità di telefonare a Salvatore Lupo, per ringraziarlo per quello che aveva fatto e scrivendo successivamente al Presidente della Provincia Bruno Marziano e all'Assessore alla Cultura della Provincia,Paolo Giansiracusa e successivamente parlando telefonicamente con l'attuale Assessore Provinciale e amico personale Salvatore Baio E L'ASSESSORE all'ambiente Avv. Nunzio Perrotta. ((( quando nella NAZIONE di Firenze è stata pubblicata una lettera, di un lettore di Pistoia, che si chiedeva se a Portopalo di C.P. vivessero delle persone normali oppure dei "MOSTRI, che rigettavano in mare i cadaveri pescati)))))".Lo fatto sia per il bene che voglio a questa terra e ai suoi abitanti e sia per esortarLi Civilmente a prendere l'iniziativa di realizzare una manifestazione di solidarietà per quei fatti succesi a Natale del 1996. Suggerendo, per l'occasione, una mia vecchia idea di riaccendere il Torrefano che indicava ed indica la terza punta della sicilia ( faro dei naviganti) cioe' il Pachino di Dantesca memoria e di Siracusana e archimedea costruzione. Se le istituzioni allora governate dal Centro Sinistra non hanno fatto, colpevolmente, nulla è sicuramente a loro che mi riferisco. Se poi Lei vuole propagandare una proposta di legge di iniziativa del Senatore da Lei tanto amato: ebbene questa è una cosa recente il cui testo (del DDL 1937) è stato presentato in data 21 Gennaio 2003 e che è stato assegnato alla 8" Lavori Pubblici,in data 26.Febbraio 2003, cioè due mesi fa'.( non ancora iniziato l'esame).Pertanto, la invito a documentarsi adeguadamente( sulla nascita del Fascimo e del discorso di Mussolini proprio nel 1925) prima di scivere cose assolutamente fuori dal normale buon senso storico dei fatti e delle circostanze fin qui sviluppate sulla stora e su questa tristissima vicenda.E non basta il teatrino messo in atto da qualche prezzolato commediante ammantato di fulgida sicilianità di cui non si sà da dove cominciare per avere un pur minima visione d'insieme e di speculare a fini politico-propagandistico su quanto successo.La cosa essenziale che doveva essere fatta non è stata fatta dalle istituzioni preposte che è quella di recuperare le innocenti vittime.Sia dal centro-sinistra che dal centro-destra. Infine per cio' che riguarda il Sebastiano Veniero il grande nostro MAIORCA scoprendo dopo tanti anni lo scafo disse: lasciamoli riposare in pace quella è una vera e solenne e degna tomba per quei sfortunati marinai.
Ma perche' non attenersi alle notizie. Quello riportato da Antonio (che esiste e non e' un fantasma) e' un flash d'agenzia della prestigiosa ADN Kronos e non un attacco gratuito al consiglio provinciale di Firenze che ha preso la decisione riguardante la proposta di An sul ricordo delle vittime delle foibe. Sul naufragio non aggiungo altro. In tempi di globalizzazione puo' capitare di trovarsi all'estero e di visitare l'ottimo sito di PachinoGlobale. Non capisco tutto questo suo clamore vedendo che sul forum e sullo spazio ci sia qualcuno che fuori dall'Italia decida di intervenire. Mi sembra anzi che questo aumenti il prestigio del sito web in questione che ha un'ottima visibilita' in parecchi motori di ricerca (complimenti al web master). Non c'e' alcuna voglia di provocare ne' di denigrare nessuno. Soltanto esporre delle opinioni e dei fatti, opinabili per quanto si vuole. La verita' assoluta e' prerogativa del padreterno. A noi, comuni mortali, restano le opinioni ed i convincimenti personali. Mi scuso sin da ora se nell'esporre questo abbia potuto offendere qualcuno. Credetemi: non era nelle mie intenzioni ne' in quelle di Antonio!!!
Riusciamo ,ancora, a distingure i contributi propositivi e traquilli dalla provocazioni e dalla bassa propaganda politica. Si attenga a commentarle le notizie non ha crearle e a dirigerle.Scriva al webmaster per farsi assegnare uno spazio, sono sicuro che Le creerà un canale tutto per Lei. Mi pare inoltre che lo stesso webmaster abbia richiamato tutti a rispettare gli spazi e le norme di comportamento. Cosa che Lei continua ad ignorare.