MARZAMEMI - Con il boom delle presenze turistiche ormai alle porte cresce il dibattito sulla borgata di Marzamemi che nei mesi estivi vede moltiplicarsi in maniera esponenziale il numero delle presenze. L'amministrazione comunale non sembra affatto avere le idee chiare su quanto si vuole realizzare. Prova di ciò è la nota proprio sulla programmazione turistica pervenuta da parte dell'assessore al turismo Pietro Savarino che non risparmia nessuno. Si riporta di seguito quanto scrive di suo pugno l'assessore. "In questo periodo abili organizzatori si stanno accaparrando un pezzo dell'estate di Marzamemi così come hanno fatto negli anni passati. Ci sono delegati del comune, assessori e consiglieri provinciali che si stanno ritagliando i loro spazi per non parlare dei residenti della borgata e dei commercianti. Tutto questo viene fatto in nome del turismo. Ma paradossalmente i turisti che devono espletare i loro bisogni fisiologici non sanno a che santo rivolgersi. Tutti gli organizzatori dove invieranno costoro quando saranno chieste informazioni per trovare i servizi pubblici? Certamente saranno indicati il pantano o i pescherecci che sono posteggiati sulla spiaggia perché la borgata è totalmente sprovvista di servizi.

Mi auguro, -ha concluso l'assessore Pietro Savarino- che questo messaggio arrivi a chi di competenza e si possa provvedere immediatamente al caso". La nota dell'assessore punta l'attenzione su quello che è un problema annoso per la frazione. Da tempo il comitato cittadino "Pro Marzamemi" denuncia come l'assenza di servizi fa si che in molti espletano i loro bisogni fisiologici nelle zone più buie in corrispondenza delle ultime botteghe dei maestri d'ascia e non sono rari i casi in cui alcuni abitanti hanno trovato escrementi sotto i loro balconi o nei giardinetti. L'anno scorso fu installato un bagno pubblico ma la chiave è stata affidata ad un privato con il risultato che per soddisfare una urgenza bisogna avanzare richiesta in anticipo. Di fatto il servizio rimane inutilizzato.

Sa.Mar.