PORTOPALO - Protesta ieri al palazzo di città dei lavoratori ASU (Attività socialmente utili) comunemente chiamati articolisti. Le 18 unità lavorative in forza agli uffici del comune portopalese
hanno indetto uno sciopero iniziando nella mattinata di ieri una protesta di fronte alla sede municipale. "Da quindici anni, -hanno affermato i lavoratori ex articolo 23- prestiamo servizio
in questi uffici svolgendo le funzioni di veri e propri impiegati. Il nostro lavoro è uguale a quello di tutti gli altri
dipendenti municipali, ma la nostra retribuzione certamente no".
Il lavoro precario è quello che preoccupa maggiormente questi giovani occupati non in maniera definitiva. "Tutti noi abbiamo alle spalle delle famiglie che non riusciamo a mantenere
con le 480 euro al mese che ci vengono date. La nostra precarietà sta anche nel fatto che non abbiamo una data fissa per percepire la retribuzione. La Regione Sicilia, - hanno continuato -
ha approvato il piano di fuoriuscita dal precariato e l'inserimento nelle strutture comunali, ma è necessario che il
comune preveda nel suo bilancio 149 mila euro. Ci dicono che provvederanno e che si stanno interessando, ma allo stato di fatto non abbiamo visto risultati". Le ragioni dei lavoratori socialmente utili sono state esposte ieri mattina nell'aula
consiliare all'assessore Gaetano Gennuso che ha rassicurato gli ex articolisti. "Stiamo provvedendo a rastrellare il bilancio, -ha affermato- per poter prevedere questa somma che per le esigue
risorse del nostro piccolo comune non sono indifferenti.
Tutti sanno infatti che da sei anni gli amministratori di Portopalo per fare quadrare il bilancio rinunciano alle indennità di carica. Ultimamente inoltre gli impegni economici comunali si sono aggravati per i mutui volti a coprire errori di altri. Ritengo comunque che entro una decina di giorni si potrà essere in condizione di completare il bilancio e di coprire le somme necessarie a risolvere il problema degli ASU. É infatti interesse anche dell'amministrazione risolvere il problema della precarietà per l'importante ruolo che questi lavoratori svolgono. Intanto un nuovo fronte polemico riguarda la nomina di un geometra, in
qualità di esperto del sindaco e per potenziare l'attività dell'ufficio tecnico comunale. La decisione di Cammisuli
ha innescato più di un mugugno, soprattutto da parte dell'opposizione consiliare che avrebbe preannunciato anche la presentazione di un'interrogazione consiliare. Controcorrente invece il commento del coordinatore della Nuova Dc, Giuseppe
Mirarchi, che ha sottolineato la positività della scelta del primo cittadino. "Capita che la sensibilità politica
e quella umana - sottolinea Mirarchi - si confondano in una felice coincidenza. Non accade di frequente vedere che il
capo di una amministrazione pensi più agli amministrati che agli amministratori. Ritengo che Cammisuli abbia rispettato
i principi di eguaglianza che stanno alla base della nostra Costituzione". Una sottolineatura, quella di Mirarchi, che andrebbe a riferirsi probabilmente anche alla scelta del sindaco
di continuare a rinunciare alle indennità di carica per gli amministratori ed utilizzare risorse finanziare per potenziare al meglio la macchina municipale.
SALVATORE MARZIANO
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 13-05-2005 - Categoria:
Cronaca