PORTOPALO - La statua della Vergine Maria «Scala del Paradiso», posta nel 1959 all'Isola di Capo Passero, rischia di crollare. Il piedistallo di venti metri d'altezza, su cui si poggia, è sempre più danneggiato dall'azione continua degli agenti atmosferici. La statua in bronzo fu realizzata dall'artista fiorentino Mario Ferretti e posta sull'isola come «guardiana del mare di Sicilia». Alta 5 metri, il monumento venne inaugurato oltre mezzo secolo fa dal vescovo di Noto Angelo Calabretta, alla fine del XVI Congresso Eucaristico Nazionale che si svolse a Catania. Da anni versa in stato di completo abbandono. «E' in condizioni pietose - ha affermato Giovanni Gambuzza, che da anni trascorre le ferie estive a Portopalo - e più passa il tempo più peggiora. Io l'ho vista posare su quel piedistallo, è un'opera d'arte unica. E' assurdo abbandonarla lì. I bulloni di sostegno della statua sono ormai fuori dal cemento. E poi la statua è totalmente insozzata dagli escrementi dei gabbiani». Il piedistallo presenta i ferri curvati nettamente su più parti. Considerando l'azione continua degli altri agenti atmosferici, non è errato parlare di un rischio di tenuta per la struttura in cemento in cui venne poggiata la statua di bronzo.
Mi sono recato recentemente all'Isola - afferma Corrado Scala, consigliere comunale e capogruppo di maggioranza - tornando in paese con una situazione di vero sconcerto. La statua della Madonna è ridotta in condizioni pietose. E' doveroso segnalare le pessime condizioni che si coniugano con una sensazione di abbandono totale. A mio avviso, non è lontana l'ipotesi di un crollo. Non sono un esperto ma vi assicuro che la vista ravvicinata del piedistallo a ridosso del castello dell'Isola, sconcerta non poco». Scala si dice pronto a promuovere un'iniziativa ufficiale che riguardi l'intero consiglio comunale. «Vedere l'isola di Capo Passero nelle condizioni in cui l'ho vista recentemente, non dimenticando i cumuli di eternit che giacciono da tempo nel retro delle strutture della tonnara, - dichiara Scala - è sconcertante. L'isola ha le carte in regola, secondo me, anche per essere inserita tra i beni dell'Unesco. Per questo discuterò presto con i colleghi del gruppo di maggioranza le iniziative da prendere, posto che l'isola è di proprietà privata». Alcuni anni fa si registrarono varie iniziative, provenienti soprattutto da comitati di cittadini, che posero l'attenzione sulle condizioni e l'eventuale utilizzo dell'isola. Fu presentata, discussa ed approvata all'unanimità una mozione. Poi, tutto si arenò sul punto inerente la proprietà privata dell'isola.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 07-09-2010 - Categoria:
Cronaca