PACHINO - L'edificio che ha ospitato la stazione ferroviaria pachinese, alla periferia del centro abitato, diventerà un centro fieristico di prim'ordine. L'annuncio è stato dato dal sindaco Sebastiano Barone dopo la missione a Roma dove è stato definito il comodato d'uso gratuito da parte della società che gestisce le ferrovie italiane ed il comune pachinese. Va in porto dunque un progetto, che verrà ufficializzato all'inizio della settimana prossima, per il quale l'amministrazione comunale stava lavorando da parecchi mesi. "E' un momento importante per il nostro comune - afferma con soddisfazione il primo cittadino - poiché questo accordo è il punto di partenza di una serie di iniziative che troveranno definizione a medio e lungo termine". Come previsto per il comodato saranno a carico del comune tutte le spese sulla struttura. In passato si era parlato di acquisizione di questa struttura. "Vi furono amministrazioni passate - aggiunge Sebastiano Barone - che arrivarono a trovare quasi un accordo per una cifra intorno al miliardo e quattrocento milioni di lire. Negli anni a seguire la cifra salì spropositatamente a 2.500.000 euro e la strada da difficile diventò impercorribile per Pachino. Adesso si è definito tutto lo schema del comodato, grazie anche all'impegno del deputato Pippo Gianni che pertanto ringraziamo". Oltre al discorso legato alla fruizione sull'edificio della stazione sono subentrati problemi di carattere igienico-sanitario. "Anche per questo - prosegue il sindaco - questo accordo è importante poiché andremo a sistemare una situazione ai limiti da un punto di vista igienico, vista l'elevata presenza di animali". Nell'edificio da qualche anno vivono due ex tossicodipendenti che all'interno hanno allestito un allevamento di animali e un piccolo vivaio per avere un modo per tirare avanti.
Che ne sarà di loro a questo punto, dato che lo stabile sarà acquisito dal comune e considerata la loro situazione che il nostro giornale l'anno scorso aveva posto all'attenzione degli amministratori locali? "Certamente non abbandoneremo nessuno - ribatte il sindaco - ed anzi stiamo studiando una soluzione alternativa che possa venire incontro alle esigenze dei due occupanti l'edificio". Quali i risvolti per il territorio pachinese che scaturiscono da questa importante novità? "Intanto avere a disposizione una struttura del genere ed in una zona favorevole da un punto di vista urbanistico è oltremodo positivo. Sarà un punto nevralgico per la promozione dell'eno-gastronomia locale - aggiunge Sebastiano Barone - per allestire fiere a carattere periodico e per il mercatino quindicinale di Pachino". E questa soluzione andrebbe a risolvere qualsiasi problemi con i cittadini residente in via Curcio dove a breve scadenza la fiera-mercato andrà a trasferirsi, dal quartiere di San Corrado, considerata la recente delibera del consiglio comunale in tal senso. "Si - conclude il sindaco - anche questo aspetto dà la misura dell'importanza di questo comodato. Ma è ovvio che il primo aspetto da tenere presente è quello che riguarda i settori produttivi del nostro territorio. A breve termine daremo alla città la fruizione dell'edificio della stazione e senza dubbio le ricadute non potranno non essere positive per il nostro territorio che da un punto di vista economico sta facendo registrare indici al rialzo notevoli". Ed in futuro è realistico parlare di acquisizione di questo stabile? "Al momento no - dice ancora il sindaco - e il punto di partenza rimane questo accordo raggiunto a Roma per far sì che nei prossimi trent'anni Pachino possa usufruire in pieno di questi locali. Adesso ci concentreremo sulle cose da fare per rendere nuovamente fuibile la struttura. Tutti gli altri discorsi sono supposizione ed ipotesi che non escludo ma molto remote almeno per il momento".
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 13-11-2003 - Categoria: Cronaca
Complimenti Sindaco. Si concretizza una ipotesi che da molti anni era nell'area delle idee. Ora dalle idee si passa alla realtà oggettiva. Il comodato per trenta anni è già una buona cosa. Meglio sarebbe stato acquisire l'area in forma definitiva. L'utilizzo a diversa destinazione d'uso dell'area ferroviaria era nei progetti da moltissimo anni. Prima a livello teorico (vedi tesi di Laurea su Pachino). Poi con tentativi di concretizzare le idee in fatti concreti dalle passate amministrazioni e per la verità e esattezza della informazione quella del Sindaco Preziosi. La sezione palermitana di Metropolis, proprietaria dell'area, era disponibile alla vendita ed era stata contattata dal Sindaco Preziosi. Ci furono delle trattative, forse anche la quantizzazione economica della transazione, poi ,forse, anche, per il cambio di amministrazione tutto si è arenato. Me lo ha confermato l'Ingegnere Paternostro responsabile della sezione palermitana di Metropolis fin dal 1998. Sulle destinazioni d'uso di previsione mi sono permesso,-come è oramai consuetudine di relazione con la reatà locale e in anticipo del mio rientro definitivo a Pachino- di costruire un sito e abbozzare l'idea di creare un centro fieristico polivalente e la risoluzione finale della questione della fiera quindicinale ed altre importanti sezioni che l'area potrebbe supportare. Vedi sito in rubrica informazioni in questo portale wwww.pachinoglobale.com. Conforme a quanto e a come da Ella, Signor Sindaco, illustrato nell'articolo. L'importante è avere dei riscontri, anche economici, su questo lavoro. Prima o poi !!!!!
PS
Per ciò che riguarda la sede della linea ferroviaria si è orientati verso le cosidette greenway. Piste ciclabili.
Il Tratto Pachino-Marzamemi potrebbe in alternativa essere riconvertito in un asse stradale. Ciò consentirebbe attraverso un breve tratto di strada da realizzare in contrada stallone e ricollegarla attraverso la Torre xibini col una nuova vecchia strada da contrada Validazza-Cicuta che permetterebbe di legare la zona est(Costa Ionica) con la zona ovest(Costa Mediterranea) in pochissimo tempo.
Cordiali Saluti.Dall'alto del Serbatoio dell'area ferroviaria di Pachino, mentre guardo la bellissima pompa in ghisa che non eroga acqua da tantissimi anni.
Spiros.