PACHINO - Consiglio comunale nella bufera. Non passa infatti il consuntivo di bilancio del 2003 all'esame del civico consesso. La seduta era stata convocata dal presidente Nicastro in via urgente a seguito delle comunicazioni dell'assessorato agli Enti locali della Regione che aveva sollecitato il comune all'approvazione del conto di gestione economica del 2003. É stato così confermato anche dai consiglieri comunali il parere negativo già espresso inizialmente dal collegio dei revisori dei conti. Il parere contabile espresso dai revisori non era vincolante, ma certamente ha condizionato non poco il voto dei consiglieri che nell'approvare il consuntivo contabile avrebbero
dovuto farsi carico di un maggiore onere di responsabilità. Ora sarà inviato dalla Regione un commissario ad acta. Al momento
però l'attività economica dell'ente risulta alquanto deficitaria. All'appello di apertura della seduta erano presenti
18 consiglieri su 20. L'opposizione della Giunta Barone, forte
dei rilievi mossi dal collegio contabile, ha cominciato ad incalzare l'amministrazione chiedendo spiegazioni sull'utilizzo
del fondo di riserva che sarebbe stato utilizzato per scopi diversi da quello a cui è deputato; nel mirino le difficoltà
dell'amministrazione di procedere sia all'accertamento di maggiori entrate sia alla loro riscossione, (così come riportato
nel parere dei revisori dei conti), la mancanza di una reale autonomia finanziaria che nel corso del 2003 ha annullato
il fondo cassa ed ha costretto il comune a chiedere una cospicua anticipazione di cassa che ha a sua volta provocato oneri finanziari aggiuntivi.

Ulteriori perplessità espresse dal collegio dei revisori e fatte proprie dai consiglieri di opposizione sono quelle relative
alle somme aggiuntive erogate al personale sia come integrazione salariale sia come progressioni orizzontali senza che sia stato istituito un nucleo di valutazione e senza un chiaro criterio per la progressione dell'uno o dell'altro dipendente; ed agli accertamenti volti alla riscossione procedenti con estrema lentezza e con scarsi risultati. Acceso il dibattito tra maggioranza ed opposizione. Alla votazione comunque sono stati 9 i voti a favore e 9 quelli contrari e ciò ha impedito che il punto venisse approvato. A votare contro sono stati i consiglieri di An ed Udc ed il forzista Nicastro che riveste le funzioni di presidente del civico consesso, mentre a favore Rinascita, Nova Dc, il resto di Forza Italia, Liberal socialisti, Udeur e l'indipendente Petralito. L'esito della votazione evidenzia dunque una situazione già incandescente e
cioè la frattura più che mai aperta all'interno di Fi. Il voto contrario al rendiconto di Nicastro ha infatti permesso all'opposizione, nonostante le due assenze di Spatola e Beninato, di bocciare il punto. L'assessore al Bilancio Berretta (Fi) si è dichiarato sorpreso del voto di Nicastro ritenendolo incomprensibile. Ferma però è stata la replica del presidente del consiglio che ha commentato: Non c'è stata alcuna riunione del gruppo forzista per cui il mio voto non poteva essere dato
per scontato.

SALVATORE MARZIANO