PORTOPALO - Il Piccolo Teatro “Don Bosco”, all'interno dell'oratorio parrocchiale, sta ospitando un laboratorio di teatro sperimentale della durata di una settimana, a cura di Roberto Andrioli. Attore, musicista e danzatore, Andrioli nel 1996 si è diplomato alla scuola di formazione per attori del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler, perfezionandosi nei seminari e workshop condotti da Yoshi Oida, Maureen Fleming, Nicolaj Karpov, Carolyn Carlson. «È un esperimento che intendiamo replicare nei prossimi anni, - afferma Andrioli – e che va nella direzione di un teatro di sperimentazione che va alla ricerca di contatti e commistioni con altre aree artistiche quali la fotografia, la letteratura e la pittura». Nel suo percorso di crescita c'è anche un'esperienza di teatro di ricerca sperimentale al Mama Experimental Theatre, teatro di sperimentazione fondato da Ellen Stewart.
A collaborare con Andrioli, nel laboratorio teatrale, c'è anche Gianluca Bondi, anima dell'associazione Teatro Piccolo Re di Roma. Il tema del laboratorio teatrale di Portopalo è il confine. Un confine da oltrepassare, esplorare e sentire. E qui, il confine si sente. «Andare oltre il confine – afferma Roberto Andrioli – è spesso un fattore di conoscenza capace di abbattere la paura. In fondo il confine contiene il vuoto». Portopalo, estrema propaggine siciliana, crocevia di civiltà e cultura, spartiacque tra lo Ionio e il Mediterraneo, rappresenta al meglio l'idea di confine. Tra domani e sabato i partecipanti al laboratorio teatrale si esibiranno a Marzamemi e Portopalo. Andrioli, dopo la stagione estiva, tornerà in scena con “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani, diretto da Lamberto Suggelli, con Mario Maranzano, messo in scena anche allo Stabile di Catania.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 18-07-2008 - Categoria:
Cultura e spettacolo