Dieci studenti del primo istituto d'istruzione superiore "Michelangelo Bartolo" della città, accompagnati dalla professoressa Antonina Barone, si sono recati, qualche giorno addietro, presso la stazione di Noto dell'istituto di radioastronomia. L'istituto netino è un sistema di osservazione di antenne multiple dislocate a livello mondiale. Le onde radio sono difficili da misurare ma gli studenti, dopo aver seguito attentamente una lezione tenuta dal professore Pietro Cassaro, hanno fatto delle esercitazioni di laboratorio misurando le frequenze delle onde radio.
«I ragazzi - racconta la professoressa Antonina Barone - avevano già studiato in classe le onde radio e quindi, prima di arrivare all'osservatorio sapevano benissimo cosa sarebbero andati a fare e a vedere. Gli studenti sono stati divisi in due gruppi formati da cinque elementi ciascuno e, dopo aver piazzato la nostra antenna sulla punta più estrema della nostra piattaforma, i ragazzi hanno effettuato delle misurazioni di flusso di radiosorgenti. L'esito positivo della verifica è stato immediato in quanto - spiega la professoressa - le misurazioni delle radio sorgenti sono tutte classificate in dei tabulati quindi, i ragazzi hanno effettuato la loro misurazione e poi hanno verificato l'esattezza dell'esercitazione nei tabulati già esistenti». I ragazzi hanno fatto un'esperienza bellissima che è servita loro per toccare con mano cosa significa lavorare in un centro di radioastronomia. «E' stata un'esperienza bellissima e molto costruttiva». Queste le parole di Simona Rabito, una delle dieci studentesse della quinta A del liceo socio-psico-pedagogico che ha partecipato alla visita d'istruzione.
«Visitare l'istituto di radioastronomia mi è servito molto per capire meglio le cose che avevo precedentemente studiato. Anche perché - ammette la ragazza - verificare in prima persone le cose che vengono studiate sui libri è un emozione grandissima perché ti fa realmente capire quanto hai appreso e fino a che punto conosci una determinata questione». La vista d'istruzione alla stazione di Noto del centro di radioastronomia rientra nelle visite guidate "di orientamento" che gli studenti compiono per cercare di capire realmente cosa fare una volta conclusa la maturità nella speranza che la loro scelta universitaria sia realmente pensata e "orientata", tenendo conto della proprie effettive passioni e potenzialità.
Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 20-04-2006 - Categoria: Cronaca