Sui «conti» della Giunta l'Ulivo concorda e non appogia
PACHINO - Continua a far parlare di sé il manifesto a firma dei partiti e movimenti di opposizione che ha fatto i conti in tasca alla casa municipale. Polemiche ha destato la firma apposta in calce. Per molti infatti è apparsa alquanto generica. Gli autori hanno chiarito fin da subito che si trattava dei partiti e movimenti di opposizione rappresentati in consiglio e non ricomprendeva dunque anche i partiti di sinistra che non hanno alcun rappresentante consiliare. Ciò però ha suscitato altre polemiche. Il segretario di Rifondazione comunista Salvatore Caccamo a tal proposito ha affermato: "Condivido i contenuti del manifesto, ma non la forma con cui è stato fatto. Le opposizioni consiliari avevano il dovere di contattarci in modo da stilarlo insieme a noi. L'aver agito per conto proprio evidenzia come l'attuale opposizione sia cosa ben diversa rispetto al centrosinistra pachinese". Anche il segretario diessino Salvatore Borgh è sulla stessa scia di Caccamo. "E' evidente, -ha commentato- che si ha una grande distanza tra chi attualmente rappresenta i cittadini in consiglio ed i partiti di opposizione". Lo stesso Borgh inoltre, ha affermato: "Il gettone di presenza dei consiglieri è troppo elevato, e lo stesso dicasi per gli stipendi di coloro che fanno parte della giunta". Il richiamo del segretario diessino giunge non a caso. Il 6 giugno prossimo infatti il consiglio è chiamato a deliberare il gettone di presenza per la partecipazione alle sedute del consiglio comunale e per le commissioni previste dalla legge. Il manifesto comunque non è stato apprezzato da taluni che hanno evidenziato come nelle cifre siano state contabilizzate anche quelle istituzionali tra le quali anche le somme percepite da coloro che fanno parte dell'opposizione. Intanto l'ex assessore Sebastiano Mandalà ha reso note le motivazioni ufficiali delle sue dimissioni.
"Vanno fatte delle riflessioni di carattere politico, -ha affermato Mandalà- per capire il momento che stiamo attraversando. Giornalmente l'amministrazione subisce attacchi ai limiti della decenza volti unicamente a screditare. Va preso atto che la politica pachinese non conosce avversari ma nemici. Credo che fino a quando non si cambi mentalità assisteremo al succedersi dei sindaci ed all'alternarsi degli assessori senza che cambi nulla. Certamente, -ha aggiunto Mandalà quest'amministrazione non è esente da colpe. Manca una progettualità politica alle spalle e ciò pregiudica la comunicabilità». Riguardo alla questione delle indennità di carica l'ex assessore ha affermato: «L'indennità di carica è giustificata dalle responsabilità che giornalmente gli amministratori si prendono. Tuttavia in questo momento un dimezzamento potrebbe essere un segnale di avvicinamento ai cittadini. Per questo vedo positivamente la proposta. È necessario, -ha concluso Mandalà- che ciascuno in politica faccia un passa indietro per trovare gli elementi di condivisione nel rispetto delle diversità e dei rapporti personali spesso logori».
samar
Fonte: LaSicilia.it il 27-05-2005 - Categoria: Politica