PACHINO - La promozione del prodotto di qualità potrebbe rappresentare una strategia vincente per il rilancio dell'economia agricola. Da tempo Salvatore Chiaramida, presidente dell'Atpt (l'Associazione per la tutela del prodotto tipico pachinese) si batte per imporre questa idea anche tra gli imprenditori agricoli di Pachino.Si inserisce in questo contesto il progetto di commercializzazione comune relativo al pomodoro di Pachino Igp (Indicazione geografica protetta), che coinvolge gli imprenditori e, in generale, gli operatori del settore agricolo attualmente penalizzati da una preoccupante crisi di mercato. «Da alcuni recenti incontri per discutere sullo stato di allerta che ha messo in ginocchio l'agricoltura del comprensorio - ha affermato Chiaramida - è emersa la volontà di collaborare». Il progetto si basa su due obiettivi fondamentali. Far conoscere al consumatore il vero pomodoro di Pachino, distinguendolo dalle numerose imitazioni che investono i mercati, e ottenere prezzi di realizzo più remunerativi rispetto a quelli attuali. Obiettivi, questi, che di certo possono contribuire a rafforzare il potere contrattuale dell'offerta.Presupposti indispensabili per aderire all'iniziativa sono l'iscrizione degli operatori del settore agricolo all'albo tenuto dalla Socert e l'adesione al Consorzio di tutela. L'accordo da stipulare si articola in diversi punti.
Commercializzare il prodotto Igp con un imballaggio comune; fissare dei prezzi di vendita con cadenza periodica, settimanale o quindicinale, individuando una società di marketing che funga da consulente esterno; assoggettarsi volontariamente a dei controlli sul rispetto delle regole concordate, di lavorazione, per esempio, confezionamento, formazione dei prezzi, scegliendo un tecnico che assolva a questo compito e partecipare economicamente in quota ai costi di struttura finanziati da opportune misure di finanziamento pubbliche o private». Un progetto ambizioso che scommette sulla sinergia dell'intero comparto, puntando sulla qualità dell'ottimo prodotto pachinese.
La necessità di consorziarsi acquista ancora più forza in una situazione come qualla atuale, in cui presentarsi da soli sul mercato significa essere fagocitato dalle regole di quest'ultimo senza avere la possibilità di incidere minimamente.
Lidia Corallo
Fonte:
LaSicilia.it il 19-11-2004 - Categoria:
Economia