«Sulla bretella autostradale che collegherà i territori di Pachino e Portopalo all'autostrada Siracusa-Gela si disconoscono i meriti di Titti Bufardeci. Piuttosto, mi pare chiaro l'intento, ovvero mettere il timbro in ogni cosa a prescindere da quello che sia stato fatto». Enzo Vinciullo, a distanza di alcuni giorni dalla conferenza stampa svoltasi a Marzamemi, rivendica nella sua interezza i meriti per la conclusione positiva dell'iter. «Prima come consulente gratuito dei comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero, poi da deputato regionale mi sono adoperato senza sosta per la questione della bretella. Poi, apro i giornali ed apprendo che l'onorevole Bufardeci rivendica dei meriti sulla salvaguardi dei fondi».
Vinciullo fa riferimento a quanto già detto a Marzamemi durante la conferenza stampa di sabato scorso. «E' un progetto - aggiunge il deputato regionale del Pdl - che consentirà ai comuni di Pachino e Portopalo di essere più vicini all'autostrada. In questi anni, grazie anche alla fattiva collaborazione dei sindaci pachinesi e portopalesi, abbiamo seguito l'iter procedurale passo dopo passo, senza un attimo di distrazione». Sull'iter della bretella, oltretutto, incombeva anche una petizione popolare, promossa dall'ex deputato regionale pachinese Iachino La Corte, che mirava a chiedere la realizzazione di uno svincolo autostradale. «I fatti sono chiari, - conclude Enzo Vinciullo - il resto è mera propaganda».
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 30-03-2011 - Categoria:
Politica