Fa discutere la mancata apertura dell'autostrada Siracusa-Gela che di fatto isola l'intera zona sud della provincia aretusea. Sulla vicenda si registra un nuovo intervento del deputato nazionale Nicola Bono che da anni si occupa della questione ed ha ingaggiato una vera e propria battaglia finalizzata ad ottenere la messa in esercizio del tratto autostradale e che ora punta il dito verso quelli che ritiene essere i responsabili degli enormi ritardi. «I responsabili dei ritardi per l'apertura del tratto Cassibile-Rosolini, -ha affermato Bono mediante un comunicato stampa- sono nell'ordine il commissario straordinario del consorzio autostrade Sicilia e la struttura burocratica che dirige il consorzio. Questa accusa è stata formalizzata in una interrogazione parlamentare inviata per conoscenza alla Procura della Repubblica di Siracusa che ho presentato in tempi non sospetti ed ampiamente motivato». Bono intende così mettere la parola fine anche ad una polemica che da qualche giorno tiene banco con il portavoce del Pd di Portopalo Corrado Nastasi. «In particolare, -ha continuato il parlamentare nazionale già sottosegretario di Stato- ho denunciato la costante pratica di bugie che nell'arco di due anni e mezzo sono state deliberatamente messe in circolazione dai soggetti che io reputo responsabili, bugie finalizzate a nascondere la vera condizione dei lavori. In modo più preciso li ritengo responsabili di non avere disposto nella corretta successione temporale gli appalti per il completamento dell'asse autostradale ed avere consentito che si completassero le opere di edilizia senza predisporre i bandi per l'illuminazione, la segnaletica orizzontale e verticale ed i caselli.
È solo questo e non altro, -ha continuato Bono- che ha impedito l'inaugurazione già nel marzo del 2006. Da allora, invece di correre ai ripari, le bugie sull'autostrada sono persino aumentate fino al punto di disporre l'appalto per l'illuminazione provvisoria senza prevedere le strutture di protezione dei pali obbligatorie per legge. Si tratta di una cosa di inaudita gravità se si pensa che si attende l'autorizzazione al bilancio provvisorio del CAS per potere bandire una gara di poche migliaia di euro». Bono non solo difende l'operato di Cammisuli ma dell'intero consiglio direttivo che essendosi insediato solo nel luglio 2007 non ha alcuna responsabilità sui ritardi. Per Bono «la costante disinformazione è un maldestro tentativo di strumentalizzazione ai fini elettorali». Il riferimento è al portavoce del Pd Nastasi che aveva interpretato le critiche di Bono come un invito allo stesso Cammisuli di dimettersi dal consiglio di amministrazione del Cas.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 03-02-2008 - Categoria:
Politica