PORTOPALO -
Da Attilio Nardo, presidente dell'Associazione Pescatori "S. Francesco di Paola", abbiamo ricevuto un intervento sulle polemiche relative alla "Sagra del pesce" di Portopalo. Di seguito vi proponiamo un ampio stralcio della nota.
Questa associazione no profit intende comunicare alla cittadinanza tutta e a tutti i frequentatori della sagra nonchè a tutti gli altri clienti che acquistano il nostro pescato, come tutte le operazioni di pesca, di conservazione e di vendita sono da sempre eseguite nelle migliori condizioni operative e secondo le migliori tecniche di conservazione e immagazzinamento del prodotti ittico.
Come, anche in quella manifestazione, le stesse operazioni di pesca, prelievo cottura e distribuzione del pesce ai visitatori sono state programmate ed eseguite nel pieno e integrale rispetto delle certificazioni e delle norme sanitarie in materia e secondo la migliore tradizione della cucina siciliana e portopalese. Sarebbe stato sufficiente che gli articoli avessero quanto meno fatto riferimento ad altre possibilità come, ad esempio, alla sindrome influenzale che proprio negli stessi giorni ha colpito tutta la zona così ponendo quanto meno nel dubbio, l'attribuzione dell'origine dei malesseri lamentati solo da poche decine di nostri ospiti, tenendo nella giusta considerazione che nei nostri confronti non è stata sollevata da chicchessia alcuna diretta lamentela.
Peraltro, la manifestazione si è tenuta in più serate e il prelievo, la conservazione, la preparazione, la cottura e la distribuzione del prodotto pescato è stata identica e ripetitiva in ogni sua fase. L'epidemiologia del fenomeno accaduto esclude, quindi, nella maniera più categorica ed evidente che possa essersi trattato di infezione tossi-alimentare conseguente all'ingestione del prodotto ittico distribuito da questa Associazione in occasione della "Sagra del pesce".
L'assenza di esatti e incontrovertibili riscontri diagnostici - allo stato non è stato isolato alcun agente causale da chi si è rivolto alle necessarie cure del medico - ci pone, infine, nelle condizioni di sostenere come gli articoli così pubblicati abbiano avuto il solo fine di porre in discussione la qualità del nostro pescato e di denigrare la stessa attività di questa Associazione. Di certo con evidente all'immagine e agli interessi civili ed economici degli Associati tutti vanificandone i sacrifici e l'impegno costante e impagabile.
Non può consentirsi, quindi, anche a fronte di un diritto di cronaca affatto esimente in tale circostanza, di porre in cattiva luce e di denigrare con titoli a effetto, scandalistici e allarmanti, l'attività di una gran parte dei cittadini di Porto Palo.
La redazione de "La Sicilia" prende atto delle precisazioni del presidente Nardo, peraltro più volte sentito dal corrispondente Sergio Taccone nell'ambito degli articoli di cronaca relativi all'argomento, e rassicura lui e soprattutto i lettori sulla massima correttezza con la quale ha seguito e continuerà a seguire questa vicenda.
Fonte:
LaSicilia.it il 04-09-2007 - Categoria:
Cronaca