PACHINO - Le indagini sul sindaco e sui politici vicini alla casa municipale? «Non vedo dove sta la notizia e la novità». Reagisce così il sindaco Giuseppe Campisi alla comunicazione ricevuta circa la fine della fase indagatoria portata avanti dalla Procura della Repubblica di Siracusa e firmate dal procuratore Roberto Campisi. «Che ci fossero delle indagini a nostro carico ormai lo sapevano tutti, -ha affermato il primo cittadino- e dunque non si aggiunge nulla di più a quanto non si sapesse già. Io ero tranquillo prima e continuerò ad esserlo adesso. Rimango dunque sereno. Tuttavia mi chiedo come mai questa inchiesta coinvolge solo alcune persone e non altre che pure sono state sentite dagli inquirenti e che hanno tenuto comportamenti molto simili a quelli che ci vengono imputati». Il primo cittadino appare serafico nelle sue dichiarazioni. Nella sua stanza ieri erano presenti due dei consiglieri comunali coinvolti nell'inchiesta, anche questi apparentemente piuttosto sereni. «La chiusura della fase indagatoria, -ha continuato il primo cittadino- ci darà la possibilità di poterci difendere e di poter produrre prove a nostra discolpa. I nostri legali avranno la possibilità di visionare i fascicoli aperti dalla procura nei nostri riguardi e finalmente sapremo chi ci ha denunciati e quali sono gli elementi probatori raccolti a nostro carico».
I capi di imputazione ipotizzati dal capo della procura siracusana sono piuttosto gravi per chi amministra la città e per i suoi collaboratori. «Mi sento di essere in buona fede, -taglia corto il primo cittadino, e ritengo di non avere alcuna colpa. Secondo me ci sono cose più gravi quali il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il problema del dissesto economico del comune per il quale si sta discutendo in questo momento e, dal punto di vista politico il salto della quaglia che ancora una volta Rinascita ha fatto senza colpo ferire abbandonando il centrosinistra e passando al centrodestra». Campisi tira in ballo a forza l'argomento politico, anche se il legame con il nesso giudiziario c'entra ben poco. «Ed invece c'entra, -ha insistito il sindaco di Pachino- perché di tutto si parla, del sindaco, delle inchieste, dell'economia ma nessuno parla dell'ennesimo voltafaccia di chi fa il bello ed il cattivo tempo della politica e nessuno dice nulla, è un tabù. Non ne parla il centrosinistra che è rimasto orfano di Rinascita, né il centrodestra. Rotta ha sempre stigmatizzato i vari passaggi, ed invece ora, come per incanto tace. Io invece parlo, e forse è proprio per questo, perché scoperchio le pentole che risulto scomodo e qualcuno mi vuole tagliare fuori».
Salvatore Marziano
PACHINO - (Sa.Mar.) Critiche aspre da parte del sindaco di Pachino Giuseppe Campisi all'associazione politico-culturale Città Etica presieduta da Franco Lao. «Di fronte all'ennesimo salto della quaglia di Rinascita di Pachino che cambia schieramento, -ha affermato Campisi- neppure Città Etica ha speso una parola. Forse il silenzio dell'associazione è da imputare a legami parentali che riescono a nullificare le idee di ciascuno? Tutto ciò però, -ha concluso Campisi- è molto strano».
Fonte:
LaSicilia.it il 10-06-2008 - Categoria:
Cronaca