PACHINO - Il sindaco per la seconda volta nel giro di una settimana si rifiuta di riferire in consiglio comunale circa le denunce di timore di attentati ed infiltrazioni mafiose nell'azione politico-amministrativa della città ed i consiglieri comunali firmano un documento indirizzato al prefetto ed al questore di Siracusa con cui chiedono di essere ricevuti per illustrare alle più alte cariche dello Stato sul territorio il clima che si è creato a Pachino. È quanto accaduto nella seduta di consiglio comunale svoltosi lunedì sera. I consiglieri comunali pachinesi, colti in contropiede nei giorni scorsi dalle denunce pubbliche e dalle gravi affermazioni del sindaco Giuseppe Campisi, sono stati impegnati in un lungo dibattito con cui hanno invocato delle spiegazioni da parte del primo cittadino, spiegazioni che però non sono arrivate né da parte di Campisi né da parte dei suoi più stretti collaboratori.
«Il sindaco ha l'obbligo di venire in aula a riferire a noi che siamo i rappresentanti dei cittadini, -ha affermato il consigliere Viola (Sdi)- così come accade ovunque quando si verificano fatti gravi come l'atto intimidatorio ai danni del consigliere Gambuzza o quando si fanno dichiarazioni come quelle rilasciate dallo stesso sindaco. Così come il presidente del consiglio riferisce in Parlamento allo stesso modo il sindaco deve riferire al consiglio». A rincarare la dose anche Bruno del Pd che ha sottolineato come quanto denunciato dal primo cittadino non è una cosa privata.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 17-09-2008 - Categoria:
Politica