Sulle regole frana l'intesa dei partiti del centrosinistra
PACHINO - Conferenza stampa venerdì sera per l'Unione che non c'è. Dopo avere convocato iscritti e simpatizzanti ed esteso l'invito agli organi di stampa per presentare le regole siglate dai partiti del centrosinistra, la coalizione dell'Unione capitola e si spacca proprio sulle regole dove già nei giorni scorsi si era registrato un pericoloso scivolone che aveva decretato la messa fuori dalla coalizione dei Comunisti italiani e del loro segretario Gioacchino La Corte. L'incontro si è aperto con l'assenza al tavolo dell'assemblea del segretario diessino Salvatore Borgh. Al suo posto a prendere la parola è Enzo Cataudella, presente insieme ad una sparuta delegazione diessina, ed annuncia la non partecipazione all'assemblea dei Democratici di Sinistra. Il motivo della defezione va ricercato “nella necessità di capire e valutare a fondo le regole siglate nei giorni scorsi”, regole su cui per altro i Ds avevano tentato una improbabile mediazione con i compagni comunisti conclusasi senza successo. Presi alla sprovvista dalla inaspettata posizione, gli altri segretari della coalizione hanno cercato di reagire ed hanno annunciato di voler proseguire lo stesso con la presentazione di queste famose regole. A bloccare l'operazione però a questo punto ci ha pensato il segretario di Rifondazione Salvatore Caccamo che, vista la situazione ha annunciato il ritiro della propria delegazione ed ha abbandonato la sala insieme a tutti i suoi compagni di partito intervenuti per l'occasione.
Al tavolo a quel punto sono rimasti i coordinatori delle due liste civiche Sebastiano Mallia e Salvatore Campisi ed i segretari politici di Margherita ed Italia dei Valori Blandizzi e Zagarella. Di fatto la frattura evidenziata nei giorni scorsi tra il centro e la sinistra si è riacutizzata mostrando tutta la precarietà degli equilibri della compagine riconducibile all'Unione. Dura la reazione del leader della Margherita Michelangelo Blandizzi che a quel punto ha sbottato contro il rappresentante diessino. “Ci avete fatto firmare l'alleanza davanti la Borsellino ed una marea di gente pretendendo l'adesione plateale anche da noi che alle primarie abbiamo sostenuto il candidato Latteri ed ora volete ridurre all'anarchia l'alleanza”. A gettare acqua sul fuoco ieri è stato il segretario diessino Borgh che ha dichiarato: “Siamo a pieno titolo nella coalizione che abbiamo contribuito a costruire. Senza i Ds non c'è l'Unione”. Tutto comunque sembra essere tornato in alto mare nella coalizione di centrosinistra.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 26-02-2006 - Categoria: Politica