PACHINO - E' ancora sotto choc il titolare del supermercato «Conad-Margherita», sia perchè ha tuttora davanti agli occhi la scena della violenta aggressione patita sia per le ferite da taglio riportate sia, infine, per quei colpi di pistola che uno dei due banditi gli aveva esploso contro, da distanza ravvicinata, ma che, per sua fortuna, erano a salve. Salvatore Schembri ha ricostruito tutte le fasi dell'assalto banditesco operato da due malviventi a volto scoperto, di cui uno armato di un coltello e il secondo che impugnava alla mano destra una pistola che, stando all'esito dei colpi sparati, dovrebbe trattarsi di un giocattolo. Nel supermercato, nella serata di martedì scorso, si trovavano sia lui che sua moglie quando, intorno alle 21, hanno fatto irruzione i due giovinastri i quali, urlando a squarciagola, hanno intimato ai due coniugi di consegnare tutto il denaro riposto nelle casse. Il tentennamento dei due coniugi ha innervosito ulteriormente i due malviventi, probabilmente venuti da fuori Pachino, ed in particolar modo quello armato di pistola che ha sparato a bruciapelo contro Salvatore Schembri. Quando ha sentito le due secche detonazioni e la fiammata uscire dalla canna della pistola il commerciante si è preparato psicologicamente al trapasso da questa terra.
Ma, pochi attimi dopo, quando si è ritrovato ancora vivo, vuoi per la gioia vuoi per proteggere se stesso, sua moglie e la loro proprietà, ha reagito alla grande e si è lanciato come un toro contro i due banditi con i quali ha ingaggiato una violentissima colluttazione, durante la quale ha avuto inferte tre coltellate, rispettivamente al volto, al labbro ed alla mano, nonchè un micidiale colpo alla fronte infertogli col calcio della pistola.
I banditi sono riusciti a strappare un registratore di cassa che poi hanno abbandonato in via De Santis, durante la concitata fuga, dopodichè sono riusciti a fare perdere le loro tracce. Ma grazie alla circostanziata descrizione fatta dal commerciante e da sua moglie per i due autori della fallita rapina l'ora della resa dei conti non dovrebbe essere lontana. Gli agenti del commissariato di Pachino hanno già avviato le ricerche e hanno diffuso gli identikit a tutti i comandi di polizia della provincia e persino delle province di Ragusa e Catania.
Pino Guastella
Fonte:
LaSicilia.it il 16-04-2004 - Categoria:
Cronaca