PACHINO - L'ex deputato regionale Gioacchino La Corte lancia la sfida al presidente della provincia Nicola Bono ed al presidente del Cas (Consorzio autostrade Siciliane) Patrizia Valenti, per un dibattito pubblico, anche televisivo e con l'intervento dei cronisti locali, sulla questione svincolo o bretella legati alla realizzazione di un migliore collegamento della zona sud con l'autostrada Siracusa-Gela. «Sono rimasto stupito, -ha affermato La Corte- dall'intervento del presidente del Cas Valenti che nei giorni scorsi ha annunciato, insieme al presidente della provincia, il piano di investimenti del consorzio trascurando ancora una volta la zona sud e la questione del mancato collegamento di Pachino e Portopalo con l'autostrada Siracusa-Gela. Ancora una volta, -ha continuato La Corte- si tenta di portare avanti un progetto, quello della bretella, che costa tre volte di più rispetto a quanto si spenderebbe per la realizzazione dello svincolo e che non risolverebbe il problema della rapidità dei collegamenti».
La Corte è un fiume in piena, e chiama in causa oltre al presidente della Provincia Bono e del Cas Valenti, anche l'assessore ai lavori pubblici provinciali Tino Di Rosolini, i deputato regionale Enzo Vinciullo, ed il sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli come componente del Cas. «Devono spiegare alla gente perché a fronte di un'occupazione di poche centinaia di metri per la realizzazione di uno svincolo nel punto di intersezione tra l'autostrada e la provinciale 19, si preferisce realizzare un'opera lunga quasi 4 chilometri e che costerà oltre 27 milioni di euro, molto di più di quanto era stato inizialmente preventivato e per tre volte rispetto a quanto occorrerebbe per la realizzazione di uno svincolo».
La Corte parla di responsabilità e della necessità di un esposto in procura che egli si appresterebbe a fare di fronte a quello che egli chiama un «evidente sperpero di denaro pubblico» e del «privilegio di alcune zone a tutti i costi rispetto ad altre ed a discapito di Pachino e Portopalo». L'ex deputato inoltre ha riferito di essere in costante contatto con l'Anas a cui sarebbe stato sottoposto il progetto bretella, e di una richiesta di cui egli si farà promotore, per incontrare anche il presidente dell'Anas in persona per spiegargli la situazione. Di fatto viene evidenziato come Avola sarebbe pronta a chiedere la realizzazione di un secondo svincolo per motivi di carattere commerciale, mentre Pachino e Portopalo non potrebbero avere un accesso diretto all'autostrada per presunti vincoli. «Fin'ora sulla questione svincolo-bretella, -ha concluso La Corte- sono state dette solo bugie, poiché la bretella costa 27 milioni di euro a fronte dei 9 necessari per lo svincolo ed inoltre la bretella sarebbe lunga quasi 4 chilometri peraltro non agevoli da percorrere e che certamente non migliorerebbero i collegamenti disincentivando l'utilizzo della stessa autostrada». La Corte insomma appare più agguerrito che mai, lanciando una sfida peraltro in passato già raccolta da Bono, ma che non ha sopito la verve di La Corte.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 27-04-2009 - Categoria:
Politica