PACHINO - Venerdì ricorreva la 19ª «Giornata del malato». L'occasione è stata colta dal senatore Pietro Ferrara che ha auspicato come il modello di paziente da curare possa cambiare. «Chi è incappato nel labirinto della sofferenza umana sa che è necessario più che il trattamento stesso, la speranza di poter guarire, così come per i pazienti terminali, la speranza è quella di poter vivere bene nonostante tutto». Secondo Ferrara nel vivere la malattia si cerca sempre una relazione di aiuto che sia completa di comunicazione non solo fisica ma anche affettiva e spirituale.

«L'augurio che faccio ad ogni ammalato è quello di trovare sul proprio cammino operatori della salute che, insieme alla preparazione professionale, abbaiano soprattutto una carica umana capace di accoglienza solidale ed empatica». Secondo Ferrara tracciando un confronto tra l'ammalato di ieri e quello di oggi, si consta che, pur nel progresso scientifico che ha debellato tante malattie, preoccupano ancora fenomeni sociali relativi ad alcol e droga ma anche fenomeni quali la solitudine e la depressione. Ma Ferrara ricorda anche i problemi che la sanità in Sicilia accusa. «È sotto gli occhi di tutti la discrepanza tra la spesa sanitaria complessiva, e le croniche lungaggini delle liste di attesa. In realtà - ha concluso il senatore Ferrara -, il rapporto medico-paziente necessita di un cambiamento culturale pieno oltre che un contributo educativo finalizzato ad essere interpreti del bene».

Sa. Mar.