di Sergio Taccone
PORTOPALO - E’ stato completato venerdì scorso il trasferimento nel centro di Cassibile degli extracomunitari sbarcati nel comprensorio portopalese nell’ultima settimana di luglio (168 persone in tutto, tutti provenienti da alcuni paesi africani, Eritrea in particolare). E’ durata dunque dieci giorni la permanenza nel plesso scolastico “Barbara La Ciura”, trasformato in provvisorio “Cpa” e reso funzionale dall’encomiabile impegno dei gruppi di volontariato: Protezione civile, Misericordia, Croce Rossa e Anopas. L’ultimo gruppo di immigrati è stato trasferito a Cassibile con un mezzo del Gruppo comunale di Protezione Civile e uno dell’Anopas. Tutti commossi i migranti al momento del trasferimento. L’ottima accoglienza garantita dai gruppi di volontariato è stata apprezzata dai migranti. Ospitalità e alto spirito di servizio sono stati il filo conduttore di questi giorni. C’è stata anche la presenza costante di un interprete, un tunisino, Giovanni, che da molti anni vive e lavora a Portopalo. Anch’egli tra l’altro è un volontario del gruppo di protezione civile di Portopalo. Molti cittadini portopalesi, inoltre, si sono spontaneamente mobilitati offrendo indumenti e scarpe per le esigenze degli immigrati. Tra le ultime a lasciare la scuola elementare c’erano anche Betlem, una bambina eritrea di sei mesi, e la madre. E’ stata coccolata da tutti i volontari.
“Una bambina bellissima, sempre sorridente – afferma una volontaria della Protezione Civile di Portopalo – le auguriamo ogni bene”. A Cassibile, tra l’altro, la mamma di Betlem ha trovato una bella sorpresa: c’era la sorella, arrivata nelle coste del siracusano qualche giorno prima, con un’altra carretta del mare. Si sono ritrovate e abbracciate. A Cassibile è giunto anche Munar, diciassettenne, centrocampista della selezione under 18 della nazionale dell’Eritrea: la sua speranza è quella di poter continuare a giocare a calcio, magari in Italia. C’è Sahmi, operatore informatico che riesce a comprendere anche il dialetto siciliano e che ha sempre la battuta ironica pronta all’uso. Al momento della partenza da Cassibile del pulmino della protezione civile gli immigrati giunti da Portopalo hanno salutato commossi i volontari che li hanno assistiti in questi giorni. I dieci giorni di assistenza nella scuola elementare portopalese hanno confermato che non si può fare a meno dell’apporto del volontariato e che questo settore ha trovato un alto livello di organizzazione, raccordandosi strettamente con il dipartimento regionale di protezione civile, attraverso il coordinamento provinciale di Siracusa diretto da Giuseppe Latina. Il settore è stato portato al massimo della sua capacità organizzativa e di disponibilità di volontari, in sinergia con altre realtà della provincia (Canicattini Bagni, Siracusa, Noto e Pachino). Il sindaco portopalese, Fernando Cammisuli, ha sottolineato il grande impegno e la massima disponibilità manifestata dal volontariato locale. “Ringrazio i volontari per quanto hanno fatto in questi giorni – ha affermato il sindaco di Portopalo – nell’assistenza agli immigrati. Il loro supporto è stato veramente prezioso”. Nei giorni scorsi si è recato a Portopalo il deputato regionale Giuseppe Gennuso che ha parlato di una possibile iniziativa in sede regionale per l’individuazione di un terreno, nel territorio compreso tra Pachino e Portopalo, dove poter realizzare un centro di prima accoglienza.
Fonte:
LaSicilia.it il 07-08-2006 - Categoria:
Cronaca