PACHINO - Il Tar di Catania ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall'ex sindaco Giuseppe Campisi. I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno ritenuto inesistente il danno grave ed irreparabile prospettato dal legale dell'ex primo cittadino, negando la possibilità all'ex sindaco di tornare a sedere sulla poltrona più alta del palazzo di città. Il collegio giudicante ha anche motivato l'ordinanza di diniego, ritenendo che i rilievi procedurali relativi alla varie convocazioni consiliari che portarono alla mozione di sfiducia non possono essere impugnati dai consiglieri che fecero ricorso insieme a Campisi poiché il consiglio comunale comunque sarebbe stato sciolto per effetto della mancata approvazione del bilancio economico e dunque i consiglieri non avrebbero più potuto ricoprire quel ruolo. Da qui la carenza di interesse. Conseguentemente la posizione dell'ex sindaco non è stata presa in considerazione dato che il primo cittadino non fa parte integrante del consiglio e dunque non può sollevare eventuali vizi di carattere procedurale.
Soddisfazione per la pronuncia è stata espressa dai legali che si erano costituiti contro il ricorso di Campisi. Per l'avvocato Sonia Marzano dello studio legale Campisi&Marzano il Tar ha accolto in pieno la linea difensiva proposta dai suoi assistiti volta a dimostrare la legittimità dell'operato del consiglio comunale nel procedere alla sfiducia al sindaco. Obiettivo centrato anche per l'avvocato Emanuele Tringali difensore di un altro gruppo di consiglieri comunali che ha espresso viva soddisfazione per l'accoglimento, da parte del collegio giudicante delle tesi difensive proposte giudicando infondato il ricorso del sindaco. Un ringraziamento a Tringali è arrivato anche dall'ex capogruppo di An Rotta che ha stigmatizzato «la campagna di stampa ordita dall'ex primo cittadino che più volte ha dichiarato di essere sicuro della vittoria preferendo ai processi nelle aule di giustizia quelli mediatici". La decisione, per Rotta "sgombra il campo da una campagna di mistificazione della realtà». Intanto l'ex sindaco non si arrende ed annuncia ricorso al Cga. «Si tratta di una decisione carente. Il Tar in realtà mi ha dato ragione tant'è che mi ha fornito esso stesso i motivi per fare ricorso, motivi che sono tutti scritti nelle poche righe a corredo della motivazione dell'ordinanza. Il Tar poi non è entrato nel merito». Intanto questa mattina il Gip di Siracusa sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio nella maxi inchiesta che coinvolge l'ex sindaco ed una serie di amministratori comunali.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-12-2008 - Categoria:
Cronaca