Volevo segnalare il seguente blog:
TARANOBBILI (Portopalo)
Storia, usi, costumi e tradizioni locali di Portopalo di Capo Passero (SR)
(a cura di Francesco (Ciccio) Montalto)
http://taranobbiliportopalo.myblog.it/
Riporto un breve pezzo tratto dal blog:
I cunta (I racconti).
In via Lucio Tasca, accanto all’abitazione “
ra zza Pippineddha ‘a Innusa” e di fronte a quella “
ro tabbaccusu”, proprio dove ora vi è una pasticceria, c’era un balconcino rinchiuso da un’inferriata, facente parte di una casa abbandonata (proprietà di un certo “Pippinu Rizza” di Pachino). Anche questo balconcino era meta dei nostri giuochi; con incredibile destrezza vi saltavamo dentro e, rannicchiati in cerchio, ci inventavamo, a turno, dei “
cunta” (racconti) scaturiti dalla nostra fantasia! Immancabilmente, ne iniziavamo la storia con la seguente frase fatta: “
’na vota c’era ‘n-miecciu c’avìa ‘n-sàccu viècciu; ci ulìa ‘n-mpuntu, aspittati ca ora vu cuntu!” (Una volta c’era un vecchio che aveva un sacco vecchio; ci voleva un punto, aspettate che ora ve lo racconto).
Ciò a similitudine della frase d’inizio delle storie che i nostri genitori, a tarda sera e special-mente d’inverno, alla luce di “nu lumi o ‘na cannila” (un lume o una candela), avevano l’accortezza di escogitare per tenerci buoni e tranquilli!
Fonte:
Corrado Modica il 17-04-2008 - Categoria:
Segnalazioni dai lettori