... dal guestbook di PachinoGlobale.com

Non devono passare inosservate le vicende che hanno portato alla cronaca la nota villa del Tellaro ed il suo notevole patrimonio , certamente meritevoli di ben altra attenzione. Se si è arrivati a questo punto evidentemente qualche discrepanza in merito dovrà pur esserci. Infatti alcuni beni sotto le cure della Soprintendenza sembrano soffrire di una malattia cronica di cui solo il tempo potrà decidere la sorte . Basti pensare ai 20 anni del castello dell’isola di Capo Passero e ai 30 dei mosaici del Tellaro e così dicendo. Naturalmente i dubbi sono più che leciti e quindi qualsiasi prova che può ipotizzare delle anomalie va resa pubblica e poi affrontata, a favore del patrimonio e delle comunità vicinorie che ne potranno trarre certamente beneficio.

Le associazioni tutte hanno il dovere , oltre che indire manifestazioni , di notiziare la magistratura affinché quest’ultima possa trarre informazioni prive di equivoci e soprattutto fondate da parte della signora Muti , soprintendente architetto, moglie di architetto , amica di architetti e dell’avvocato Granata ex Assessore Regionale ai Beni Culturale che all’occasione avrebbe dovuto imbeccarla di un po’di diritto pubblico e privato. Oltre alle associazioni, è doveroso che diano un contributo all’organo d’indagine anche l’Assessore provinciale ai Beni Culturali Fronterrè , l’Assessore alla Cultura di Noto Balsamo, il responsabile nazionale del Patrimonio dell'Umanità Vecchione ,Tiberio di Legambiente e quanti altri erano presenti ai fatti. E’nostro questo bene e non di pochi o di chi nelle proprie funzioni pensa di gestire il patrimonio pubblico come se fosse un proprietà privata , quindi che può esimersi dall’ informazione e dalla trasparenza e decidere chi far entrare o escludere, come è successo alla Stampa. In questa occasione consiglierei al sindaco Cammisuli di attivarsi per un sopralluogo per rendersi conto di persona sull’avanzamento dei lavori , poiché ironia della sorte, le date di consegna di alcuni lavori coincidono tra di loro a tal punto che si rimane in dubbio tra il miracolo o l’ ennesimo bluff .

Alberto Rabito