PORTOPALO - «Non è possibile che in una zona come quella di Isola delle Correnti, si debba rischiare di finire impallinati dai colpi dei cacciatori. Qui come all'isola di Capo Passero è uno scandalo che si possano effettuare battute di caccia». Va giù duro la signora Lella che abita in una villetta non molto distante dal paradiso naturalistico di Isola delle Correnti, il sud del sud della Trinacria e che ieri ha esposto al nostro giornale le proprie lamentele relative alla presenza di cacciatori in alcuni punti del territorio che a parole vengono magari definite come riserve. «In questi giorni si sono sentiti spari delle doppiette a getto continuo, sembravamo in una zona di guerra. Tutto questo è inaccettabile – afferma la signora – e ieri abbiamo appreso dal vostro giornale del cane accoppato, molto probabilmente da alcuni cacciatori senza scrupoli, che poi lo hanno ignobilmente abbandonato». Qualche settimana addietro Lella aveva denunciato, sempre attraverso le colonne del nostro quotidiano, l'avvelenamento di un altro cane, morto in mezzo a sofferenze e dolori. «Non ci sono parole davanti a simili gesti, – aggiunge – non è possibile accettare questa situazione che non esagero a definire scandalosa».
La signora, che a Portopalo gestisce un'attività commerciale, lancia un appello affinché si effettuino controlli in modo continuo nel territorio. «Quello della caccia in una zona da tutelare come contrada Isola delle Correnti, è l'ultimo tassello di una serie di cose strane che stanno accadendo in paese da un po' di tempo a questa parte – prosegue la signora Lella – e mi chiedo se dobbiamo accettare passivamente determinate situazioni o cosa. Mi auguro che questo mio sfogo, del tutto legittimo e con dati di fatto, trovi riscontro nelle autorità competenti».
Sul caso del cane sparato nei giorni scorsi e poi abbandonato a Scalo Mandrie parla anche Salvatore Carrese che spesso si è occupato, volontariamente, di prendersi cura dei cani randagi. «Si fa fatica a commentare circostanze come quella del cane accoppato e poi lasciato al suo destino, senza alcuna remora – sostiene Carrese –. Mi auguro che l'animale sia sopravvissuto e auspico inoltre che l'Isola di Capo Passero diventi, presto, riserva naturale in modo da eliminare scempiaggini simili come quella della presenza dei cacciatori». Di aperta condanna dell'accaduto parla anche Gaetano Chiaramida, già vice-coordinatore del gruppo comunale di protezione civile. «Sono del parere, parlando di bestialità a proposito del ferimento e dell'abbandono del cane trovato a Scalo Mandrie, – dice Chiaramida – che si faccia un'offesa alle bestie».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 07-10-2005 - Categoria:
Cronaca