PACHINO - Tempesta giudiziaria sul collegio dei revisori dei conti del comune di Pachino. Il Tar di Catania ha accolto il ricorso proposto da due professionisti rosolinesi, i commercialisti Salvatore Vignigni e Francesco Spatola assegnando loro la carica di revisori dei conti al posto dei revisori dichiarati eletti Maria Dell'Arte e Salvatore D'Amico. Non in discussione invece la nomina del terzo revisore dei Conti, Antonio Trigila la cui individuazione non presentava alcun vizio di forma. La questione risale ad uno degli ultimi atti posti in essere dal consiglio comunale dell'amministrazione Campisi. In quell'occasione il civico consesso procedette all'elezione dei nuovi componenti del collegio dei revisori dei conti. Alcuni consiglieri, durante le operazioni di voto omisero di indicare il nome di battesimo indicando solamente il cognome dei professionisti.
Tali voti però, anzichè essere considerati nulli dato che esistevano casi di omonima, furono assegnati ai professionisti che il consiglio intendeva votare. L'anomalia fu fatta notare in aula dal consigliere Andrea Rabbito, ma nonostante l'obiezione il civico consesso ritenne di andare avanti proclamando l'elezione del nuovo collegio. Gli eletti però non furono subito immessi nelle loro funzioni dato che la segreteria generale aveva rilevato il difetto nelle votazioni. A togliere le castagne dal fuoco ci pensò poi il commissario Margherita Rizza che revocò in autotutela la decisione del consiglio relativamente ai professionisti Dell'Arte e D'Amico provvedendo ad una individuazione ex novo dei commercialisti questa volta in maniera formalmente corretta. Il Tar ieri, ritenendo che non andava annullata la delibera consiliare ma solo i voti assegnati nonostante la loro genericità, ha accolto il ricorso dei commercialisti Vignigni e Spatola immettendoli nelle funzioni di revisore dei conti e destituendo dalle funzioni sia la Dell'Arte che D'Amico.
s. t.
Fonte:
LaSicilia.it il 15-01-2009 - Categoria:
Cronaca