PACHINO - Tempi lunghi per il ritorno alle urne per il rinnovo delle cariche amministrative comunali. Quanti a Pachino sono in costante trepidazione si auspicano un imminente ritorno alle urne ritenendo salutare per la città mandare in archivio l'amministrazione Barone con il fardello di cambi assessoriali, ricorsi al Tar, denunce ed esposti, manifesti e petizioni popolari, dovranno attendere ancora a lungo. Le voci di possibili anticipazioni delle tornate elettorali a maggio 2006 appaiono infatti infondate, almeno stando alla lettera della legge. Il sindaco Barone fu eletto nel novembre 2001, quando era già entrata in vigore la legge regionale n°25 del 2000 che ha emendato una serie di normative tra cui l'articolo 169 dell'ordinamento amministrativo degli enti locali. Il nuovo articolo, frutto delle modifiche, recita in tal modo: "Le elezioni congiunte degli organi dei comuni e delle province regionali si svolgono in un unico turno annuale, da tenersi nel periodo compreso fra il 15 aprile e il 30 giugno, se il mandato, decorrente dalla data della prima domenica di elezione, scade nel primo semestre dell'anno, ovvero nello stesso periodo dell'anno successivo se il mandato scade nel secondo semestre".
Tutto nasce dal fatto che sono state abolite le elezioni autunnali di novembre. Il legislatore ha però espressamente legiferato in merito regolando le scadenze elettorali con precisione.
Essendo stato dunque il sindaco di Pachino eletto nel mese di novembre e dunque nel secondo semestre del 2001, il compimento dei cinque anni di mandato si compirà nel novembre 2006 e la prima tornata utile per il rinnovo delle cariche non si avrà prima di maggio 2007. All'attuale amministrazione resta dunque tutt'altro che un residuo scampolo di legislatura ma ben 20 mesi, ossia quasi 2 anni e ben due bilanci da approvare con le risicate risorse dell'ente. La normativa non prevede nessuno sconto a meno di dimissioni del primo cittadino o di sfiducia. "Dura lex, sed lex". Coloro che a tutti i costi vorrebbero anticipare il ritorno alle urne dovranno necessariamente procedere, se ne avranno i numeri, a sfiduciare Barone. In caso diverso, il consiglio farebbe bene a trovare un equilibrio stabile e sostenere fattivamente l'attuale amministrazione per i prossimi due anni in modo da restituire alla città una dignità da tempo perduta. Ma la politica pachinese ha abituato i cittadini a continui colpi di scena. Nelle ultime settimane, nonostante un periodo di calma apparente e la nomina del cinquantunesimo assessore, alcune forze politiche oggi all'interno della coalizione di governo avrebbero offerto all'opposizione lo strumento per anticipare la tornata elettorale, chiedendo in cambio un accordo politico per il futuro.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 16-09-2005 - Categoria:
Politica