PACHINO - Sono scoccate scintille in consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione, anche se non sono mancati battibecchi tra esponenti della stessa coalizione di governo. Degne di nota soprattutto le affermazioni del consigliere di maggioranza Gambuzza nei confronti del vicesindaco: “Lei si dovrebbe vergognare”. Assente (ritenuto ingiustificato dall'opposizione) è stato il sindaco Campisi che così non ha risposto alle domande incalzanti dei consiglieri che chiedevano spiegazioni circa l'instabilità politica venutasi a creare a soli pochi mesi dall'inizio dell'amministrazione. I battibecchi si sono trasformati in veri e propri momenti di tensione quando l'esponente di An Emanuele Rotta ha chiesto lumi sulle voci diffusesi in città relative a presunte affermazioni di esponenti della stessa amministrazione circa interessi personali che il presidente del consiglio Salvatore Blundo avrebbe avuto sull'espletamento della gara relativa alla refezione scolastica. “Se queste affermazioni fossero vere, -ha tuonato Rotta- sarebbero molto gravi, mentre se sono delle falsità, è dovere del presidente del consiglio denunciare chi ha fatto simili illazioni. Viceversa sarò io a rivolgermi alla magistratura perché riscontro un danno all'immagine verso la città tutta”.
La tensione si è poi acuita a seguito di quanto pronunciato dal consigliere Nastasi che dagli scranni ha affermato: “In paese corre voce che la gara per la refezione sia stata pilotata e che sono state assunte dalla ditta vincitrice persone vicine al presidente del consiglio. Dica Blundo se è vero che è stato assegnato a sua figlia il compito di rifornire la ditta”. Il presidente del civico consesso ha prontamente replicato: “Non voglio neanche rispondere a queste idiozie. Non posso essere certamente ritenuto colpevole del fatto che un mio parente lavora in quella ditta da almeno otto anni. Non è possibile rifugiarsi dietro l'anonimato ed affermare queste cose. Il consigliere Nastasi faccia i nomi di chi ha fatto simili affermazioni ed io farò pronta denuncia”. A fare chiarezza è poi stato il vicesindaco Blandizzi che ha reso noto come le illazioni sul conto del presidente del consiglio derivassero da abitudini errate che si trascinano dalla vecchia amministrazione e cioè dal fatto di fare espletare gare di appalto alla giunta nonostante il compito fosse dei responsabili di servizio. “Una modalità questa, -ha dichiarato Blandizzi- che presta il fianco a sospetti ed illazioni”.
l. s.
Fonte: LaSicilia.it il 29-11-2006 - Categoria: Politica