PACHINO - Ha tentato di darsi fuoco nella saletta di attesa del sindaco. È quanto accaduto ieri mattina nella sede del palazzo di città. Franco Maucieri, dipendente della casa municipale e in servizio negli uffici della Biblioteca comunale, ieri, dopo avere preso un giorno di ferie, è salito a palazzo municipale fino alla saletta di attesa del primo cittadino. In mano non aveva carte e fascicoli come faceva abitualmente, ma un bidoncino di benzina che a un certo punto ha cominciato a versarsi sui vestiti minacciando di darsi fuoco. Il liquido infiammabile ha inzuppato non solo i suoi abiti, ma ha preso a scorrere sotto la porta che separa la sala di attesa dal corridoio di accesso agli uffici del primo cittadino e del segretario generale. A quel punto gli altri impiegati, intuite le intenzioni dell'uomo, hanno cercato di bloccarlo. Sono seguiti momenti concitati e di grande panico per cercare di fermare l'uomo che nel frattempo batteva i pugni sulla porta di ingresso della saletta. Sventato il disperato tentativo, il personale ha allertato gli agenti del commissariato prontamente intervenuti sul posto. Il commissario capo Paolo Arena si è prima rassicurato delle condizioni di Maucieri, soffermandosi poi a parlare con il sindaco. Successivamente Maucieri è stato accompagnato in commissariato per vagliare la sua posizione e le sue eventuali responsabilità. L'uomo, per il pericolo causato non solo a se stesso ma anche agli altri, è stato arrestato con l'accusa di tentato incendio.
I dipendenti comunali che da giorni protestano per il mancato pagamento di tre mesi di stipendio, hanno preso le distanze dal gesto inconsulto del collega. «Siamo vicini a Francesco Maucieri - ha affermato Giusy Novello, rappresentante Cisl dei dipendenti comunali -, ma non è possibile accettare gesti autolesionisti che possono arrecare danni a sé o ad altri. Fino ad oggi abbiamo portato avanti una forma di protesta civile e non violenta che si è svolta fuori dagli orari d'ufficio e non ha comportato problemi di ordine pubblico». Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto ha cercato di rasserenare gli animi più esacerbati. «Comprendiamo lo stato psicologico - ha affermato il primo cittadino -, ma è necessario fare piena luce sull'accaduto e sulle conseguenze che l'episodio avrebbe potuto causare. In merito al pagamento degli stipendi ribadisco che non c'è alcuna volontà dell'amministrazione di ritardare gli accrediti, ma tutto dipende dalla carenza di liquidità determinata dalla Regione. Nei prossimi giorni pagheremo gli stipendi del mese di luglio grazie a 300mila euro arrivati sotto forma di trasferimenti dallo Stato».
«Responsabile di questa situazione è la Regione siciliana che, pur avendo i fondi, non versa le trimestralità agli enti locali per evitare di sforare il Patto di stabilità. Se la Regione avesse versato puntualmente il dovuto, non ci sarebbe stato alcun ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 26-09-2012 - Categoria:
Cronaca