MARZAMEMI - Continua la querelle dei cittadini di Marzamemi «sfrattati» dal comune di Pachino e che dovranno forzatamente iscriversi nei registri anagrafici del comune di Noto. I residenti in questione hanno inviato una richiesta di sospensione del procedimento di verifica anagrafica avviato dal comune di Pachino e che ha portato alla scoperta che le loro abitazioni, pur insistendo all'interno della borgata di Marzamemi, frazione di Pachino, in realtà appartengono al comune di Noto. La frazione di Marzamemi infatti in parte insiste su territorio netino, motivo per cui alcuni «marzamaruoti» si sono visti recapitare la lettera che li invitata ad iscriversi nelle liste anagrafiche della città barocca. I residenti, cha hanno inviato una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo ed al prefetto di Siracusa oltre che al commissario straordinario del comune di Pachino Margherita Rizza ed al sindaco di Noto Corrado Valvo, sottolineano anche alcuni aspetti paradossali della vicenda che da soli fanno capire come la situazione non sia affatto chiara. Vi sono infatti abitazioni posti su due piani in cui ai proprietari residenti degli appartamenti a piano terra è stata recapitata la lettera con la quale si comunicava l'avvio del procedimento di migrazione forzata all'anagrafe retina, mentre alle famiglie residenti nel piano soprastante non è stato comunicato nulla e costoro potranno continuare ad essere iscritti all'anagrafe pachinese.
Così accade che anche componenti dello stesso nucleo familiare, (si pensi alla madre che ha costruito l'appartamento sopra il suo dove vive la figlia con la sua famiglia) si trovino alcuni residenti a Noto ed altri a Pachino, pur vivendo di fatto nello stesso immobile. Una situazione paradossale, quella venutasi a creare, dove i cittadini «sfrattati» dal comune di Pachino si trovano costretti a pagare tasse ed oneri vari al comune netino pur ricevendo i servizi dal comune pachinese che ha sempre provveduto alle necessità della borgata quale sua frazione. Ed i paradossi sono ancor più evidenti soprattutto se si pensa al fatto che l'ex istituto scolastico di Marzamemi, oggi sede distaccata dei Vigili urbani e seggio elettorale pachinese, insiste su territorio netino. Poi i residenti hanno evidenziato i disagi che il trasferimento forzoso produce a partire dai documenti e pertanto chiedono il ritiro in autotutela del provvedimento di trasferimento coattivo nelle liste anagrafiche netine e l'accordo tra i due comuni per estendere i confini del territorio pachinese almeno fino a tutta la borgata.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 26-10-2008 - Categoria:
Cronaca