PACHINO - Il corso per volontari di protezione civile è giunto ormai alla terza lezione. Protagonista dell'incontro di martedì è stato il dottor Salvatore Carnemolla, veterinario locale che, nel corso della lezione ha spiegato il comportamento degli animali domestici durante una calamità naturale. «Quando avvengono delle calamità naturali, quali i terremoti - spiega il veterinario - non si feriscono o non si disperdono solo gli uomini ma anche gli animali che, devono essere cercati e curati. Nel corso di una calamità il compito del volontario di protezione civile non è quello di andare a salvare gli animali ma, quello si segnalare agli esperti del settore dove ci sono animali morti o feriti.
Se infatti un cane si ferisce, oltre ad avere dolore ha anche paura perché attorno a lui sta accadendo qualcosa di diverso dal solito, la cosa più sbagliata che il volontario potrebbe fare sarebbe quella di prendere velocemente l'animale. Così facendo il cane reagirà mordendo chi in realtà vuole solo salvarlo. La cosa migliore da fare in questi casi è acquattarsi accanto all'animale, cercare di capire se si fida di voi a poi mettergli addosso una coperta e prenderlo. Una cosa importante che dovete ricordare - conclude il dottore - è che le calamità naturali spavento gli uomini ma anche gli animali»
Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 12-01-2006 - Categoria: Cronaca