Tierra, la manifestazione contro il degrado e a favore della valorizzazione dei centri storici, è giunta ormai alla conclusione. Sabato, la manifestazione ha riunito nel piccolo borgo di Marzamemi, storici e politici per parlare di beni culturali. La conferenza aveva come tema fondante "l'identità, la memoria e lo sviluppo". I conferenzieri, tra cui Vera Greco, direttrice di palazzo Bellomo, Barbara Fronterrè, assessore provinciale alla cultura e, Rosario Mangiameli, storico dell'università di Catania, hanno cercato di spigare l'importanza della scoperta, della valorizzazione e della facile fruibilità del bene culturale. Ovviamente il fulcro della discussione è stato Marzamemi, il territorio di Pachino e Portopalo ma, il discorso rientrava in un contesto più ampio, riferito a tutti quei beni culturali poco valutati e di difficile reperimento sia per il turista, quanto per gli abituali residenti.
«Pensiamo di essere su un aereo - comincia così il discorso di Vera Greco, direttrice di palazzo Bellomo - e cerchiamo di guardare dall'alto Marzamemi, adesso mettiamo un pallino colorato per ogni bene che riusciamo ad individuare sul territorio, distinguendoli per categoria. Adesso lanciamo dall'aereo una rete da pescatore che raggruppi ogni pallino, solo in questo modo, solo immaginando questo, riusciremo a costruire una trama, una rete di beni culturali». La dottoressa Greco ha usato una bella metafora per spiegare cosa sono, quanto valgono, e quanto sono difficilmente "raggruppabili" i beni del territorio. Anche l'assessore provinciale alla cultura, Barbara Fronterrè ha voluto dare il proprio contributo spiegando cosa sono e quanto valore hanno i beni culturali nella vita di ogni individuo.
«La bellezza ha un senso nella vita? Gli spazi pubblici possono essere utili a tutti?». Con questi interrogativi l'assessore ha spiegato il valore "aggiunto" che hanno i beni culturali e soprattutto il territorio di Marzamemi. «In questo luogo - spiga l'assessore Fronterrè - bisogna cercare di valorizzare il più possibile tutto, cominciano dalle bellissime coste, facendo diventare questo piccolo borgo un modello di sviluppo da seguire».
Silvestra Sorbera
Fonte:
LaSicilia.it il 07-06-2005 - Categoria:
Cultura e spettacolo
Voli pindarici e la Vera Verità
Immaginate di essere davanti ad un computer! Su, dai, fate uno sforzo: immaginatevi davanti ad un monitor............Fatto! Bene!!!
Allora, ora, possiamo andare avanti!
Devo, prima di tutto, un caloroso ringraziamento alla Dott.ssa Vera Greco, Direttrice del Museo Bellomo di Siracusa, per avere dato, una sufficiente descrizione, come si costituisce e deve essere fatta una rete di Beni Culturali puntuali e territoriali.
La sua descrizione, per sommi capi, coincide e concorda perfettamente, credo, con la struttura presente in internet, fin dal 1999, sotto il titolo "PACHINO PROMONTORIO", per la catalogazione dei Beni Culturali
Se, a quanto pare, il convegno si è basato su questo “assunto teorico” e sulla spiegazione del volo aereo o volo d'uccello,e infine, forse, era solo un volo pindarico: allora è chiaro che, nel caso specifico, dal punto di vista teorico e progettuale, si apre una porta ampiamente spalancata: costituita dalla catalogazione, in fase di sistemazione ed aggiornamento, che volendo o non volendo, prendendola in considerazione o facendo finta che non esiste, è in rete da almeno cinque anni.
Ora per fare questo, non occorre per forza immaginarsi su un aereo, ma semplicemente davanti ad un pc, e la previsione è quella di utilizzare i mezzi che si hanno a disposizione.
Infatti, sono i mezzi di comunicazione ed internet gli strumenti potenziali e quasi illimitati che permettono non solo la catalogazione delle risorse nel campo della memoria territoriale e dei Beni Culturali ed ambientali, ma anche quella di costituire di fatto “strumenti della memoria”.( che molti temono)( "sugnu appuitu na sta cantunera, rimmi cu sugnu e nun mi riri quera" : è sempre valida)
Ora, localmente, con enorme lentezza, e con deviazioni sostanziali tendenti al "clientelismo" più pervicace,( il tutto è documentato) si prosegue su questo settore molto importante con convegni che trattano di argomenti che francamente dovrebbero essere stati già, da tempo, fatti propri!
Almeno dai politicie dagli addetti ai lavori.
Anche qui, si nota un uso bivalente della rete che, in certi contesti, è francamente, a dire poco: ridicolo.
Il progetto, con relazione descrittiva, per configurare l'assetto generale e la parte propositiva della proposta, è stato da me presentato al GAL ELORO, quando furono aperti i bandi per partecipare alle gare. Mi fù conferito un buon numero in graduatoria, preferendo assegnare quelle somme per uno studio geologico su Vendicari. Ad una certa Geologo Malfa.
Quando, sappiamo ampiamente che, carte geologiche, su Vendicari: c'è ne sono a decine. Come anche i progetto dell’Osservatorio Ambientale che si sono presi un finanziamento di 130 milioni per creare dei cartelli per indicare non si sa bene cosa. Per non parlare delle notevoli somme impiegate per creare reti come quello assegnato ad Alla Katalla e la Solabola.
Tralascio gli altri assi per evidenti ragioni di opportunità segnalando, che, in questo specifico caso e nel complesso, sono stati spesi più di cinque miliardi che sono servite, esclusivamente, per finanziare la campagna elettorale del Bruno Marziano.
Mentre la previsione progettuale di costruire fattivamente la rete puntuale di Beni Culturali nell'area del Gal Eloro, attraverso l'uso di internet, non è stata accettata. Da qui parte la valutazione politica e culturale di chi sono queste persone e quale politica portano avanti. Sono i fatti quelli che contano!
I siti del Pachino Promontorio: oggi vengono indirettamente citati, come modello, per costituire un sistema per la verità di Vera.
Per cui, non occorre andare chissà dove per ritrovare quasi tutti i beni culturali e ambientali presenti nel territorio. Salvo approfondimenti.
Comunque, ,va bene cosi! Non c'è nessun problema, anzi, perfettamente l'incontrario. A persone intelligenti, che sanno leggere; bastano poche parole!
Per quanto riguarda il rapporto Beni Culturali e “bellezza”: la definizione data dall’assessore alla Cultura , mi sembra abbastanza limitativa e parziale.
I bunker costruiti dai tedeschi, non sono belli, tuttavia testimoniano un periodo storico bene preciso e per il rilievo che assumono i manufatti storicizzati: il bunker diventa un "monumento" come Bene Culturale" alla memoria. Non è vero Prof. Mangiameli??
Comunque, e tuttavia: per creare i modelli da esportare bisogna ci siano delle persone capaci di fare interagire norme tecniche e piani di settore, operatori pubblici e privati che sappiano fare collimare ,coincidere e mettere in sinergia le diverse esigenze sia pubbliche che private. E tutto questo ,che era l’obiettivo del PIT 9 e del Gal Eloro non è stato ancora ottenuto. Si potrebbe già parlare di completo fallimento della politica portata avanti dalla Provincia Regionale di Siracusa. E i convegni fatti su questo argomento : lo dimostrano ampiamente.
La bellezza e l'armonia del paesaggio, nel suo insieme, potrebbe diventare ed essere la nuova dimensione con la quale bisogna guardare l’insieme del paesaggio, che ha la necessità ,sia a scala provinciale che locale, di assumere come prioritaria l’esigenza di una pianificazione urbanistica e territoriale democratica: che è stato, e rimane, uno dei primi punti qualificanti e caposaldo, da sempre, della sinistra storica.
Senza progetto: non si va da nessuna parte.
Cordiali Saluti,Spiros