PACHINO - Torna a farsi sentire il corvo di Pachino. Con una nuova lunga lettera apocrifa indirizzata ai componenti del consiglio comunale, alla procura della Repubblica di Siracusa ed alla cittadinanza, l'anonimo delatore chiama in causa come sempre il sindaco Paolo Bonaiuto ma anche diversi protagonisti dell'ambiente politico locale, coinvolgendo anche amministratori e funzionari. La lettera, una pagina in formato A4 dattiloscritta con carattere minuto, è stata recapitata ad alcuni esponenti consiliari e politici.
Poi il passamano ha fatto il resto. Si tratta dell'ennesimo scritto anonimo diffuso in pochi giorni. Non più di due settimane fa un'altra lettera aveva gettato fango ed apprezzamenti gratuiti su consiglieri comunali ed amministratori. Dura la reazione avuta dagli interessati che hanno sporto querela contro anonimi, manifestando tuttavia alle forze dell'ordine in maniera informale i propri sospetti sui possibili autori e diffusori degli scritti anonimi. Quello dell'anonimato è purtroppo un triste fenomeno che ha da sempre contraddistinto l'ambiente politico di Pachino. Dietro false sigle si intende gettare il seme del sospetto e della calunnia. Persino durante la competizione elettorale per le amministrative il sindaco Bonaiuto, poi uscito vittorioso dalle urne, era stato preso di mira dal corvo che aveva gettato ombre su possibili accordi di cartello poi smentiti dai fatti.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 11-11-2010 - Categoria:
Cronaca