MARZAMEMI - Torna a far discutere, ad un anno esatto dai veri e propri scontri tra alcuni agenti di polizia municipale ed i giovani artigiani del cuoio, il problema della sistemazione delle bancarelle degli artisti ambulanti a Marzamemi dove normalmente d'estate i ninnoli costruiti artigianalmente e venduti ma anche le treccine e le figure che gli artigiani stessi hanno tatuate sulla pelle, colorano le vie.
Con largo anticipo alcuni rappresentanti degli artigiani del cuoio si sono recati in municipio per affrontare il problema del loro posizionamento, vero e proprio tormentone estivo della scorsa amministrazione. La richiesta dei giovani è stata quella di ottenere la stessa autorizzazione dell'anno scorso e cioè di potersi posizionare lungo la via Letizia di fronte all'ufficio postale della frazione. Una via che risulta affollatissima e dunque idonea alla vendita dei manufatti ma che nello stesso tempo non disturba la quiete dei residenti dato la stradina è praticamente disabitata.
Lo stop al rinnovo dell'autorizzazione è però pervenuto da parte dell'ufficio commercio. Gli uffici municipali sostanzialmente non fanno alcuna differenza tra ambulanti con delle vere e proprie bancarelle ingombranti e per lo più fisse e gli artigiani del cuoio, i cui tavoli sono di dimensioni molto più ridotte e che sono presenti in genere solo la sera. Via Letizia, proprio a causa di questa mancata differenziazione, è stata ritenuta inidonea alla vendita del commercio ambulante, e dunque vietata. In alternativa è stata proposta la via adiacente al Veliero, ma con autorizzazioni temporanee per un massimo di due giorni. Una proposta che appare poco congrua per gli artigiani che avrebbero voluto trascorrere almeno due mesi nella frazione e che hanno fatto notare come lo scorso anno l'autorizzazione è stata concessa limitatamente alla bancarelle di piccolo taglio trovando, dopo notevoli vicissitudini, una soluzione che accontentava tutti e rendeva caratteristica la stradina che altrimenti sarebbe rimasta buia ed incolore. Il commissario Carlo Turriciano comunque, viste le difficoltà prospettate dall'ufficio commercio, ha chiesto di pazientare ancora per qualche giorno. Lunedì pomeriggio infatti l'esito delle urne darà alla città un nuovo sindaco e pertanto il primo cittadino eletto potrà scegliere la soluzione che appare a lui più congrua per la sistemazione degli ambulanti.
È da dire per altro che entrambi i candidati ammessi al ballottaggio hanno prospettato nel loro programma delle soluzioni diverse per regolare il commercio nella frazione, e pertanto a seconda di chi sarà sindaco di Pachino, si deciderà. Rimane comunque in vigore il divieto di vendita e di montaggio delle bancarelle lungo il piazzale Balata anche a seguito degli interventi della Capitaneria di Porto dello scorso anno. Unico luogo previsto come zona commerciale è l'attuale mini parcheggio alle spalle della frazione, ma questa ipotesi di sistemazione è categoricamente rifiutata dagli ambulanti perché il posto risulta poco frequentato e dunque di fatto inidoneo alla vendita. Si spera che con la futura amministrazione Marzamemi possa godere anche di una revisione del piano commerciale per rendere la frazione adeguata ai bisogni di un centro turistico evitando che problemi di banale portata possano diventare enigmi senza soluzione.
sa. mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 24-06-2006 - Categoria:
Cronaca