PACHINO - Dopo gli avvenimenti dei giorni scorsi si respira una ventata di ottimismo per il settore agricolo. "Si tratta, ovviamente, di una prima risoluzione -ha commentato- l'assessore Iacono. E' opportuno non abbassare la guardia. Un primo passo è stato compiuto, ma il settore agricolo a Pachino presenta molteplici problemi da risolvere per grado. La crisi esiste, ma ciò nonostante la produzione della zucchine è aumentata. La vendita del prodotto finora si aggira intorno al 70%. Purtroppo, la medesima cosa non vale per un altro prodotto locale, il ciliegino per cui si registra una carenza che va dal ciclo di produzione alla vendita sul mercato". E' la prima volta- ha aggiunto l'assessore- che viene dichiarato uno stato di crisi sui prezzi, anziché per calamità naturali. Ampie garanzie per la fascia trasformata giungono sia dagli schieramenti politici di destra che di sinistra. Allo stato attuale gli agricoltori, le cooperative sono in piena fase di produzione. Ciò sta ad evidenziare che c'è stato un effettivo miglioramento". La situazione sembra rientrare nella quasi normalità. Anche se c'è chi non la pensa allo stesso modo. Per il presidente del Comitato per la difesa dell'agricoltura pachinese il decreto "salva agricoltura" non tutela le piccole e medie imprese. Per ridare ossigeno alle imprese agricole locali sono necessari interventi concreti e non di tamponamento.

Sono stati mesi caldi e turbolenti per gli agricoltori di Pachino, caratterizzati anche da parecchie manifestazioni. I gravi problemi dell'agricoltura pachinese sono stati al centro dell'interesse politico locale, regionale e nazionale. Finalmente hanno avuto le risposte che attendevano. Tra le principali richieste da parte dei produttori locali ricordiamo: controlli sanitari più accurati sui prodotti di una certa rilevanza prima dell'emissione sul mercato, controllo dei prezzi dei prodotti provenienti dalle serre. Per risolvere lo stato di crisi era stato proposta la rateizzazione dei debiti con mutui ventennali nell'ambito di un contributo regionale. "Sarebbe un'utopia- ha sottolineato Iacono - pensare che i problemi del settore agricolo si risolvano dall'oggi al domani».

Miriam Giuliano