PACHINO - Torna a farsi sentire la voce di Città Etica, l'associazione politica che si propone di riflettere sulle attività di carattere amministrativo che si verificano in città proponendo soluzioni e facendo delle valutazioni. “Città Etica, -ha affermato il coordinatore Turi Pintaldi- ha voluto concedersi un letargo ed un volontario allontanamento dalle parole della politica, ovvero dalla politica parlata, non tanto perché ritiene di essersi sovraesposta, quanto piuttosto per il fatto di aver tentato di introdurre idee e linguaggi nuovi ed essersi così trovata nella condizione di rappresentare un corpo estraneo contro il quale si sono mossi attacchi di anticorpi e difese immunitarie. L'intento era quello di riflettere, dialogare e proporre, e proprio da questo intento vorremmo ripartire”. Il movimento di Turi Pintaldi critica non poco il ritorno alla ribalta del dibattito politico che ha puntato i riflettori sulla scelta del difensore civico.
“Come mai, -scrive Pintaldi- analoga passione non è stata posta sui possibili rimedi alla tragica situazione fognaria estiva a Marzamemi alla quale sono interessati centinaia di residenti e migliaia di turisti? Assistiamo a tali fibrillazioni ogni qualvolta ci si debba occupare di nomine ed incarichi che la legge riserva alla competenza dell'organo consiliare”. A tal proposito l'associazione fa delle proposte. “All'amministrazione comunale ed al consiglio, ciascuno per le sue competenze, proponiamo l'adozione di un decalogo di comportamento in relazione a nomine ed incarichi professionali da conferire, con poche semplici regole tipo: richiedere elenchi di nomi ai consigli degli ordini professionali interessati, obbligo di rotazione degli incaricati, e riserve di nomine per giovani e donne”. Ritornano dunque le regole in politica, regole che sono state il filo conduttore della campagna elettorale che ha ridato un'amministrazione alla città ma che non sono riuscite a ricomporre un quadro politico certo.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 04-10-2006 - Categoria:
Politica