Ritorna alla ribalta l'opera di Vitaliano Brancati (1907-1954). Al ricordo dei cinquant'anni trascorsi dalla morte dello scrittore, nel mese di settembre del 2004, si sono affiancati i due volumi dell'opera omnia dell'autore siciliano pubblicati nei Meridiani Mondadori, a cura di Giulio Ferroni, e la pubblicazione di nuove edizioni di suoi singoli romanzi editi soprattutto dalla casa editrice Bompiani. Recente è la trasposizione televisiva de Il bell'Antonio che, nel 1949, sancì il successo dell'autore di Don Giovanni in Sicilia pubblicato nel 1940 quando Brancati, nato a Pachino, in provincia di Siracusa, ma residente da giovanissimo a Catania, aveva 33 anni. Appaiono ora negli Oscar Mondadori in unico volume i due romanzi brevi degli esordi: Singolare avventura di viaggio (1934) e Sogno di un valzer (1938) (pagine 172, euro 7,40). L'introduzione è di Natale Tedesco e la cronologia è di Domenica Perrone che ha già curato per Mondadori l'edizione di Tutti i racconti e per Bompiani l'opera omnia dello scrittore. Natale Tedesco, docente di letteratura italiana all'Università di Palermo e direttore del dipartimento di letteratura e culture europee, ritorna sulla problematica brancatiana dopo avere affrontato altri temi relativi allo scrittore ne La scala a chiocciola (Sellerio, 1991).
Tedesco considera le due opere "centrali dell'itinerario inventivo di Brancati" perch‚ in esse si sente "l'affiorare di una crisi che si espanderà nel prosieguo capovolgendo tutto il macrotesto brancatiano". In Singolare avventura di viaggio, l'opera più interessante, lo scrittore di Pachino racconta la gita a Viterbo, da Roma, di due cugini contrassegnata dall'esplodere di un erotismo che alla fine viene, dolorosamente, controllato e placato. E, appunto per questo, l'opera venne vietata dal regime. E, tuttavia, nel racconto - da qui l'originalità sottolineata da Tedesco - Brancati avverte che si sta avvicinando la guerra ("si parla di guerra con una sfrontatezza mai vista") e questa minaccia, che incombe sull'Europa, il protagonista maschile del romanzo denuncia con parole forti ("Uno Stato non si vergogna di dire all'altro che ha pronti per lui certi gas e certi cannoni che lo ridurranno a una poltiglia"). I protagonisti di Singolare avventura di viaggio, come scrive Brancati, "lottano contro la sensualità", ed è vero, ma nell'Italia del 1934, prima che Mussolini si imbarcasse nella conquista dell'Etiopia, sentono già il rombo, ancora distante, dell'uragano che avrebbe travolto non soltanto il nostro continente.
Giuseppe Quatriglio
Fonte:
GDS.it il 16-06-2005 - Categoria:
Cultura e spettacolo