PACHINO - Si scrive Torre Fano si legge «Terra di nessuno». Una contrada che cade in territorio pachinese, troppo lontana da Pachino e troppo vicina a Portopalo. Risultato: trascurata da anni, con strade che definirle mulattiere significa fare un torto alle mulattiere, i numerosi residenti (alcune centinaia di persone) ormai esasperati, costretti a barcamenarsi tra buche, pozzanghere dopo ogni acquazzone e una sensazione di abbandono praticamente totale. Torre Fano fu sacrificata sull'altare dell'autonomia amministrativa portopalese, conquistata nella metà degli anni Settanta. Pachino pretese infatti una fetta consistente di territorio e gli artefici dell'autonomia portopalese furono costretti ad accettare per accelerare l'iter quanto più possibile ed arrivare alla prima tornata elettorale amministrativa dell'ormai ex frazione pachinese. Il comune di Pachino non vuole sentire minimamente parlare di cessione del territorio, dove ricade questa contrada, a Portopalo.

E' la stessa situazione che si registra a Spinazza, a ridosso di Marzamemi ma appartenente al territorio di Noto, con situazioni al limite del grottesco, rappresentate da immobili che hanno la cucina a Pachino e il salone nel comune netino. "Finora - afferma un residente di contrada Torre Fano - abbiamo ricevuto solo promesse da parte degli amministratori pachinesi. Si fanno vedere qui sotto elezioni, poi scompaiono. Ogni tanto riappaiono ma non cambia nulla e noi continuiamo a sentirci dimenticati, residenti marginali di un comune che ci vede solo come pagatori di tasse». I residenti stanno pensando ad un'azione di protesta nei confronti degli amministratori pachinesi. «Siamo cittadini anche noi, titolari di diritti e doveri», aggiunge un abitante di contrada Torre Fano.

SERGIO TACCONE