PACHINO - «Il fallimento del Ccn di Pachino è un passaggio che avevamo ampiamente previsto». L'assessore Patrizia Tossani, dopo le dichiarazioni di Franco Lao, presidente del Cenaco Pachino, parla di esito scontato e determinato dall'inerzia dei componenti del Ccn. «Lao sottolinea in modo alquanto capzioso la questione del contributo comunale di euro 10 mila. Mi chiedo se, per ogni iniziativa, anche di privati, debba sempre esservi il contributo comunale. E poi sbaglio o non sono stati gli stessi componenti del Ccn a dire che non volevano intrusioni da parte dell' amministrazione comunale, per evitare commistioni di natura politica? Abbiamo fatto in modo di portare a start up i due Ccn di Pachino e Marzamemi, sbrigando tutti i passaggi di natura burocratica. I risultati, purtroppo, e non certamente per colpa nostra, si sono visti e sono negativi».

Se Pachino si è già fermato e Marzamemi potrebbe essere in procinto di farlo, a Portopalo il Ccn Terranobile non è mai di fatto partito. Fermo. Una realtà mai decollata, soprattutto per l'inerzia dei suoi componenti. I buoni propositi scaturiti dopo il rinnovo del Cda del Ccn sono rimasti solo sulla carta. Di iniziative nemmeno l'ombra, nessuna proposta. Una realtà mai esistita a Portopalo, eccezion fatta per la fase iniziale.

SERGIO TACCONE